La tragedia di Imerio, falegname in Ciad
Lunedì il ritorno del feretro in Italia

Cantù, appassionato di moto, aveva 55 anni

e lavorava in Africa per un’azienda di Olgiate

L’ultima volta che hanno visto il loro figlio Imerio Ferrari, qualche settimana fa, si erano raccomandati di fare attenzione. Perché, gli aveva detto papà Erasmo, «i cantieri possono essere traditori».

Non si dà pace, ora, per quello che oggi appare come un terribile presagio: Imerio, 55 anni, è morto a causa di una caduta da un’impalcatura mentre si trovava in Ciad per lavoro con l’azienda dell’Olgiatese nella quale era occupato come falegname.

Un lavoro atteso dopo anni di disoccupazione, che lo aveva portato a trovare maggior serenità e stabilità, a sentirsi più realizzato. E che svolgeva con enorme passione.

Un destino cattivo, di fronte al quale la compagna, con cui viveva a Uggiate Trevano, i genitori e il fratello minore Michele non riescono a darsi pace.

L’articolo completo sul giornale in edicola domani, domenica 18 settembre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA