Legno, il Pd: «Cantù fa poco»
Delfinetti: «L’impegno è massimo»

Il segretario Di Gregorio fa esplodere la polemica sul settore e aggiunge: «Consulta economica ferma». L’assessore: «Parole al vento, la Festa cresce ogni anno, l’Enaip è un’eccellenza all’avanguardia»

Sulla questione del legno-arredo la città del mobile è immobile, secondo il segretario del Pd Filippo Di Gregorio, che accusa la maggioranza di non aver saputo proporre reali politiche di rilancio e innovazione. Chiacchiere e nulla più, la replica dell’assessore alle Attività produttive Luca Delfinetti, che lo invita a presentare idee invece di fare polemica politica fine a se stessa.

E che domanda quale sia l’opinione in merito di Alberto Novati, visto che a rappresentare il centrosinistra alle elezioni di primavera sarà lui, e non il segretario. La campagna elettorale è ormai partita, ed è elettrica.

A sollevare la questione Di Gregorio, il quale osserva che «la politica nazionale ha reso possibile un grande rilancio, anche nel mercato interno, per il settore del mobile». E aggiunge: «Ma proprio la politica, a Cantù, è ancora legata a dinamiche stanche e a una dimensione asfittica. Mira a un consenso facile, e non capisce che si deve prontamente salire su un autobus che inizia a muoversi». E conclude: «Né i lavori istituzionali affidati a una consulta cittadina dell’economia hanno ancora tracciato un percorso virtuoso».

Consulta della quale fa parte anche il capogruppo del Pd in consiglio Antonio Pagani, sottolinea, Delfinetti, «che peraltro è tra i più attenti e attivi. Così come ne fa parte Cna, storicamente vicina al centrosinistra. Di Gregorio potrebbe presentare a loro le sue proposte, se ne ha, e poi farcele conoscere, perché è quella la sede deputata».

A venire accolto con maggior disappunto, il riferimento alla mancata attenzione alla formazione professionale: «Sul tema dell’innovazione – prosegue Delfinetti - abbiamo un’eccellenza assoluta che è Enaip, con cui molto abbiamo collaborato anche per la Festa del Legno, che sta spingendo davvero ed è una realtà che ci viene invidiata. Quindi le parole del segretario del Pd sono davvero ingenerose».

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