Mariano, la sicurezza infiamma le elezioni
Scontro sui lavori della nuova caserma

Alberti (Lega) lamenta ritardi, Borgonovo (Centrosinistra): «Fermi per le elezioni e Molteni non risponde». Intanto Colomo (Cinque Stelle) invita a puntare soprattutto sul controllo del vicinato e i varchi leggitarga

Torna in primo piano il tema della sicurezza, complice l’audizione del sindaco Giovanni Marchisio in commissione antimafia regionale lunedì 6 maggio. Un passaggio formaleo per permettere al primo cittadino di relazionare sugli incendi scoppiati all’interno della discarica di via del Radizzone.

Fatto che riporta più di tutto la discussione sulla legalità sul binario della politica, riuscendo ad accendere un confronto ancora troppo pacato tra i candidati a sindaco in corso per il passaggio alle urne di Mariano il 26 maggio.

Da sempre cavallo di battaglia del centrodestra, il candidato Giovanni Alberti ha chiari i passaggi da mettere in campo. «Rimotivare, rivitalizzare e riorganizzare il corpo della Polizia locale, facendoli sentire parte di un progetto che riguarda la sicurezza». Non solo, focus sulla nuova Tenenza dei Carabinieri nell’area dell’ex Itis, «progetto su cui l’amministrazione ha fatto solo propaganda parlando di un accordo di programma con il Ministero quando agli Interni non ne sapevano nulla».

A stretto giro arriva la replica del vice Fermo Borgonovo, candidato per il centrosinistra. «Non è vero che nessuno sapeva nulla tant’è che abbiamo avuto un incontro con il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni. A lui abbiamo scritto, ma non abbiamo avuto risposta. Così come sulla bonifica del tetto dell’ex Itis dall’amianto dopo due anni che la Regione dice che lo toglie. Invece, si è arenato tutto in attesa delle comunali».

Per i Cinque Stelle, invece, la sicurezza va di pari passo con l’educazione. «Non servono solo azioni repressive ma anche gestione del territorio e prevenzione» spiega la candidata Carmen Colomo. «Bisogna educare le persone al rispetto reciproco, per questo sosteniamo l’inserimento dell’educazione civica nelle scuole o il Controllo del Vicinato» e ancora, l’educazione all’utilizzo sicuro di internet e «sicurezza sono i varchi leggi-targa, una maggiore illuminazione dei parchi e aree pubbliche, aspetti su cui l’amministrazione è mancata».

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