Mariano toglie due passaggi a livello
Rivoluzione del traffico in centro

Presentati i progetti dei nuovi sottopassi nelle vie XXIV Maggio e San Francesco.Lavori nel 2023. Il sindaco: «Interventi storici». L’opposizione: «Manca la visione globale»

Le auto incolonnate ai passaggi a livello a Mariano. Questa è la scena che si ripropone quando le sbarre si abbassano, spezzando in due nel centro storico una viabilità che l’amministrazione vuole rendere più scorrevole, eliminando le barriere nelle vie XXIV Maggio e San Francesco.

Lo ha ribadito la giunta guidata da Giovanni Alberti che ha preso atto delle prime tavole di descrizione dell’intervento presentate da FerrovieNord che quest’anno firmerà il progetto definitivo per aprire il cantiere nel 2023.

Certo è che il piano riscrive la viabilità in centro. L’operazione porta a creare un “girone” con via XXIV Maggio percorribile solo in direzione della Baita degli Alpini, connettendosi sulla rotonda che domina il complesso “Le Piazze” a via San Francesco che, invece, sarà percorribile solo verso il Monumento ai Caduti, per poi qui scegliere se andare in via P. Trotti, via Cavour o via Piave.

L’accesso a “Le Piazze” sarà garantito da una bretella che si affianca al sottopasso in via San Francesco e si collega a via Damiano Chiesa che diventa a doppio a senso verso via Isonzo. Diventano a fondo cieco via Mazzini e via Trieste motivo per cui si apre ai soli residenti o il Viale delle Rimembranze o gli si dà modo di tornare indietro.

Così la giunta punta a ricucire la viabilità spezzata dai passaggi a livello grazie a un investimento di 13 milioni 800mila euro firmato da Regione Lombardia a FerrovieNord, basato su uno studio dei flussi di traffico della Redas.

«Non creiamo un collegamento veloce con Giussano e Carugo in centro, ma risolviamo il problema dei passaggi a livello, cogliendo le risorse disponibili per un intervento storico» motiva la scelta politica, il sindaco Alberti. «Anzi, con la revisione dei sensi di marcia, riduciamo se non azzeriamo l’accesso dei tir in via Montebello».

La risposta tecnica è data dall’assessore ai Lavori pubblici, Enrico Rudy Benelli : «Non potevamo limitarci a un solo sottopasso a doppio senso perché si scontrava con le scelte urbanistiche esistenti né chiuderli tutti e tre perché in via Isonzo avrebbe tagliato fuori i negozi: questa è la soluzione, condivisa coi residenti in un incontro con noi e l’azienda».

Ma le linee del progetto non passano l’esame delle minoranze. «Spaventa la faciloneria con cui deliberano delle decisioni sul centro storico, basandosi su tre schizzi di FerrovieNord: il confine tra scelta coraggiosa e scellerata è labile» critica il capogruppo di “Mariano 2.0”, Simone Conti . «I sottopassi sono forieri di traffico, farne due vuol dire intasare il centro di auto quando viale Lombardia sarà rallentato da 12 rotonde. Chiediamo di valutare le alternative».

Alternative date dai Cinque Stelle: «Possiamo fare un sottopasso verso Carugo o in via Kolbe, ma il fatto è che manca uno studio dei flussi del traffico complessivo, non limitato a quattro vie, per decidere dove intervenire. C’è la golosità di prendere i soldi» dice il portavoce Roberto Tagliabue .

Tranciante Chiara Pellegatta di “Progetto Mariano Brianza”: «C’è poco da dire, loro sono “bravi” , hanno le idee chiare, come sempre condividono i progetti con tutti: maggioranza, minoranza, soprattutto, coi cittadini. Complimenti a questa giunta del fare a tutti i costi ma, specialmente, che si sente unica padrona della città. Andate avanti così».

Silvia Rigamonti

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