Marson, il visionario: «Se aveva un’idea
riusciva a realizzarla»

Lutto La Briantea 84: «Appassionato e vulcanico». Tanti i ricordi, da Angelo Porro a Pino Sacripanti: «Dobbiamo trasmettere e raccogliere la sua eredità»

«Appassionato, vulcanico, visionario».

La sua Briantea 84 ricorda così Alfredo Marson, portato via dalla malattia a 69 anni. Chiunque l’abbia conosciuto lo ricorda così. E in un momento doloroso come quello dell’addio si finisce con il ritrovarsi con gli occhi umidi e un sorriso sulle labbra, pensando alle tante risate condivise. L’eredità di valori, di impegno civile, di inclusione, che lascia è enorme, e da oggi bisogna cominciare a fare tutto quel che serve per non disperderla. Per andarsene Marson, imprenditore, patron della LegnoMarket, ha chiesto il silenzio e la famiglia ha rispettato il suo volere, annunciandone la scomparsa a esequie già avvenute, in forma privata. Ora la moglie Angela e i figli Cristiano e Giorgia comunicano che «verrà organizzata una messa in suo onore per poter permettere alle tante persone che gli hanno voluto bene di ricordarlo in un momento corale». Sono tante, tantissime. Il suo nome è legato alla Briantea 84, la società che ha creato e portato ai massimi livelli dello sport paralimpico, otto campionati nazionali vinti.

Il cordoglio

«Appassionato, vulcanico, visionario – lo descrive la società - Un Presidente che ha scritto la storia, da quel famoso campo dell’oratorio di Novedrate da dove tutto è nato. Per quasi quarant’anni alla guida di un sogno. Voluto, trasmesso, diffuso. Idee, energia e voglia di fare. L’amore per i suoi atleti, staff e collaboratori. L’umiltà di non sentirsi mai arrivato, guardando sempre avanti». Un presidente «pieno di desideri sempre più grandi da realizzare, oltre al limite, ma con una consapevolezza: far vivere emozioni, donando opportunità».

Anche la Pallacanestro Cantù ne ricorda «l’encomiabile impegno sportivo e sociale che ha permesso alla Briantea84 di diventare un esempio e un punto di riferimento a livello europeo». Il Progetto Giovani Cantù ricorda che Marson ha dedicato la sua vita alla diffusione di un messaggio importante: “lo sport non ha limiti” «Ed è proprio questa eredità dell’amico Alfredo che vogliamo raccogliere e trasmettere con passione nelle attività di ogni giorno. Affinché la testimonianza di Alfredo sia bussola per tutto lo sport, sempre».

La Bcc è sempre stata sponsor della Briantea 84, fin dalla nascita, e il presidente Angelo Porro non mancava mai sugli spalti: «La mia conoscenza con Alfredo è undecennale, legata anche al Gabbiano, ancora prima. Era un libro aperto, quando aveva un’idea la voleva tramutare in realtà. Proprio in queste ore sto ripensando a tutte quello che è riuscito a realizzare, non lasciava nulla di intentato per far conoscere questa realtà. E per capire chi fosse, quale fosse la sua passione, bastava andare a vedere una partita con lui: quante volte gli ho dovuto dire di stare calmo e lui ridendo mi rispondeva sì, altrimenti mi cacciano».

La grande passione

Conosceva molto bene Marson anche il coach Pino Sacripanti: «È stato un visionario, aveva una visione chiara e la capacità di realizzarla, facendo venire fuori tutta la sua capacità, l’entusiasmo. Una perdita grandissima per Cantù, anche se ha lasciato qualcosa di grande e di tangibile per i suoi ragazzi. Credo che ci siano uomini di pensiero e uomini d’azione. Alfredo era entrambe le cose, aveva tante idee, continuamente, ma questo pensiero diventava azione. Era un vulcano».

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