Niente botti, sono fastidiosi
Appello del vicesindaco di Cantù

«L’uso consapevole di questi prodotti significa anche rispetto per gli altri»

C’è chi dovrebbe rinunciare, se non a tutti, almeno ai botti di Capodanno meno opportuni. E chi va al cenone già senza, perché proprio non li sopporta, anche per il disturbo e il pericolo che possono arrecare agli animali. Una sottolineatura gradita senz’altro, in questo caso, al mondo animalista, arrivata dal vicesindaco reggente Alice Galbiati, Cantù Sicura. Che invita a un uso responsabile dei botti.

La richiesta, se possibile: non utilizzare, stasera e non solo, i botti «nei luoghi di aggregazione, nelle aree a rischio propagazione incendi, nei pressi di ospedali, luoghi di culto, edifici di pregio storico e artistico, monumenti e private abitazioni altrui».

Così, si chiede, per Cantù. Senza emettere, comunque, un’ordinanza specifica. L’appello è stato condiviso anche dalla protezione civile di Cantù. «Con l’approssimarsi del Capodanno, come di consueto, si intensifica l’utilizzo di prodotti pirotecnici - si legge nel testo integrale della lettera aperta firmata dal sindaco - Si tratta di una pratica tanto diffusa quanto pericolosa, non soltanto per i danni causati dall’imperizia nell’impiego, ma anche per la diffusione di prodotti sprovvisti del marchio di conformità Ce. Nonostante i continui moniti alla cautela e al rispetto delle regole, infatti, i dati statistici confermano il frequente ricorso alle cure mediche ed una vasta gamma di incidenti domestici. A ciò si aggiunga il turbamento alla quiete dei cittadini ed il pericolo per la salute dei nostri amici animali».

«Da ciò - prosegue il vicesindaco - l’appello ad un uso consapevole e responsabile di questi articoli, attraverso l’adozione di ogni possibile cautela a tutela della propria ed altrui incolumità; acquistando i prodotti pirotecnici esclusivamente presso rivenditori autorizzati; non affidando a minori prodotti che richiedano un certo livello di perizia nel loro impiego. Non si tratta solo di un invito all’osservanza delle regole, ma anche ad iniziare l’anno nel rispetto degli altri».

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