Novedrate, l’eroe dell’elicottero
«Non pensavo ai rischi ma a salvarli»

Elio Cappelletti il 19 maggio riceverà la medaglia della Fondazione svizzera “Carnegie” per il suo gesto

«Quando ho visto l’elicottero precipitare ho sentito subito dentro di me l’impulso d’intervenire. Non è la prima volta che capitava». Così racconta Elio Cappelletti l’episodio del 28 settembre 2016 al San Gottardo che gli ha consentito di avere il riconoscimento della Fondazione svizzera “Carnegie” per i salvatori di vite umane. Stando alle testimonianze degli altri soccorritori, come il cugino Emilio Moscatelli e gli altri due del gruppo Lauro e Renato Cappelletti, l’intervento è stato fulmineo. «Ho un passato di volontario della Croce Rossa, quindi sono stato addestrato ad intervenire in tutte quelle occasioni in cui era necessario per aiutare il prossimo», racconta.

«Ma quel giorno - aggiunge - è stato diverso, era come se una voce dentro di me mi avesse detto: “Forza intervieni, metticela tutta”. Quando l’elicottero ha preso fuoco la mia unica speranza era quella di estrarre dalle lamiere le persone che c’erano nell’abitacol»

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