Patrimonio immateriale Unesco
Il merletto di Cantù rilancia

Il ministero dei Beni Culturali si deve esprimere sull’iniziativa portata avanti da 30 Comuni

Nonostante la loro attività sia sinonimo di tradizione, le merlettaie si sono adeguate ai tempi e alle necessità, prendendo familiarità con computer e videochiamate per non perdere tempo, nonostante la pandemia, e proseguire il cammino per raggiungere l’ambizioso obiettivo del riconoscimento de “L’arte del saper fare i merletti italiani” come patrimonio immateriale dall’Unesco.

E non solo, il Comitato per la Promozione del Merletto, da mesi ormai, è al lavoro anche per preparare la 15a Biennale Internazionale del Merletto, in programma dal 16 al 24 ottobre, il cui filo conduttore sarà la salvaguardia della natura. Anche se, chiaramente, è chiaro che in che modalità la manifestazione potrà svolgersi è ancora tutto da stabilire, Covid permettendo.

Due anni fa si è avuta a Sansepolcro, la città di Piero della Francesca, la firma che ha completato l’iter per la candidatura del merletto italiano a patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. Ora sarà il ministero per i Beni e le Attività Culturali a doversi esprimere, prima di volare a Parigi per presentare ufficialmente la candidatura. Trenta i Comuni coinvolti, dal Piemonte alla Sicilia, tra i quali ovviamente c’è anche Cantù:

(Silvia Cattaneo)

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