Piangono anche i ricchi brianzoli
Redditi in calo fino a 1.300 euro

La statistica annua vede perdite più limitate a Cermenate (-599) e Cantù (-706). Carimate, il paese del castello e del golf, scende fino al doppio. Reddito medio ora di 27.651 euro

Anche i ricchi brianzoli piangono. Con i redditi in discesa, nel Canturino, fino a 1.300 euro in meno su base annua: in media, dato che si tratta delle differenze del reddito pro capite da un anno all’altro, e quindi, qualcuno, ha registrato sicuramente differenze ben più pesanti, nel proprio reddito.

A perdere di più, sono Carimate, località di ville e villoni, e Capiago Intimiano, altrettanto residenziale di fascia alta. Accusano il colpo più di altri territori. Cantù contiene il danno. Che, in certi paesi, è arginato ancor di più. Ma ovunque domina il segno “meno” davanti ai numeri. È questo quanto emerge dai dati, nel contesto di una recente pubblicazione del Ministero dell’Economia-Intwig. Gli ultimi dati sul reddito pro capite arrivano dalle dichiarazioni dei redditi 2021, e quindi sono relative al 2020. Si può vedere quanto, in media, l’anno della pandemia Covid-19 abbia eroso le ricchezze nel Canturino. In alcuni territori, anche in modo più significativo, per un duro confronto con il precedente del 2019. A Milano, nei quartieri più prestigiosi, ci sono stati anche incrementi di reddito. Nella ricca Brianza, invece, sempre in media, no.

Quindi, Carimate, che resta comunque uno dei paesi più ricchi della provincia di Como con 27mila e 651 euro pro capite, perde in un anno, in media, -1.331 euro per ogni contribuente: un valore che, nelle fasce basse, vale lo stipendio di un mese. Capiago Intimiano, reddito pro capite da 23mila e 255 euro, registra un -1.083 euro pro capite. Diverse le situazioni negli altri Comuni. In città, Cantù, reddito medio da 20mila e 942 euro, mancano 706 euro rispetto al 2019. Negli altri paesi, si passa dal -999 euro di Cucciago ai -599 euro di Cermenate, il valore più contenuto in assoluto. Ma comunque: negativo.

«Vero che da noi, a Cantù, non è una riduzione così eclatante rispetto ad altre, ma è comunque spia di quanto visto in questi mesi: l’inizio di un periodo molto problematico, con una riduzione del potere di acquisto delle famiglie importante - dice Giuseppe Molteni, vicesindaco e assessore alle attività economiche - Noi abbiamo cercato di aiutare tutte le fasce deboli, con il sostegno alla famiglia, senza dimenticare le imprese in difficoltà».

Per Carimate, il commento arriva da Norberto Reale, assessore ai lavori pubblici e libero professionista come consulente per le aziende. «A Carimate prevalentemente ci sono dei redditi importanti da attività di libera professione, e artigiani, imprenditori che nel 2020 hanno subito una contrazione del fatturato. A Carimate la maggior parte dei redditi sono di professionisti che orbitano su Milano e Como. Per il 2021 e il 2022 vedo però una leggera ripresa».

Soddisfatto il sindaco di Cermenate, Luciano Pizzutto: «Ci sono tante realtà imprenditoriali che non hanno subito la crisi, e ci sono tante partite Iva che riescono a lavorare con lo smart working. Io vi leggo anche il frutto degli interventi della nostra Amministrazione comunale, tra gli aiuti alle aziende e al commercio locale, i buoni spesa, questo sono sicuro che abbia incentivato a mantenere alto il reddito. E lo si vede anche nelle raccolte di solidarietà: non manca la generosità».

Christian Galimberti

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