Rapper di Cabiate arrestato Deve scontare 7 anni di carcere

Il cantante Escomar fermato a Milano in un b&b. È seguito da centinaia di migliaia di fan

Su Spotify è seguitissimo. E quando, lo scorso ottobre, in barba a tutte le norme anti Covid aveva chiamato a raduno centinaia di giovani per un video a Calolziocorte, aveva fato il tutto esaurito. Ora la carriera di Escomar, al secolo Omar Bayouda , 22 anni residente a Cabiate, ha subito un brusco stop. Colpa di un cumulo di pene per una serie di condanne per diverse piccole rapine per le quali era finito a processo che gli sono costate l’arresto.

Rischia di dover trascorrere in cella parecchio tempo il giovane, di origini marocchine, che si era fatto conoscere grazie alla musica. Il rapper di Cabiate è stato arrestato dagli agenti della polizia a Milano, nei giorni scorsi, in seguito a un’ordinanza di carcerazione perché deve scontare una pena complessiva a 7 anni di reclusione. A ordinare la carcerazione il Tribunale di Monza.

Sono stati i poliziotti milanesi ad arrestare i giorvane e a condurlo in carcere. A tradire il rapper il cosiddetto “alert alloggiati”. Escomar aveva prenotato presso un b&b del centro di Milano. Tutte le strutture ricettive devono registrare i proprio ospiti nella cosiddetta scheda alloggiati, che confluisce in una banca dati dove i nominativi vengono confrontati automaticamente con eventuali ordini di cattura o di carcerazione. E così appena il nome di Omar Bayouda è finito nel cervellone della Questura, immediatamente è scattato l’alert che ha spinto gli agenti della squadra volante a intervenire e ad arrestare il giovane.

Escomar era già stato arrestato nel maggio del 2018, dopo essere stato riconosciuto come responsabile di un furto avvenuto a bordo di un treno: secondo l’accusa aveva afferrato la borsetta di una passeggera ed era fuggito, salvo essersi fatto riconoscere dalle telecamere di sicurezza della stazione dov’era sceso. Da quell’arresto era nata anche una canzone, dal titolo Bassone: “Chiedi in giro al Bassone, là tutti sanno il nome. Escomar era in prigione, chiedi in giro al Bassone”.

I video del giovane rapper hanno milioni di visualizzazioni su youtube e centinaia di migliaia di iscritti nei canali social e Spotify.

Lo scorso mese di ottobre Bayouba aveva fatto parlare di sé per aver dato appuntamento ai fan per girare un video a Calolziocorte. Si erano presentati a centinaia, costringendo polizia e carabinieri a organizzare servizi di controllo per evitare possibili problemi. Tutto era filato liscio. Ora l’arresto di Capodanno.

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