Riaperto il ponte di via Gandhi
Alternativa tra Cantù e Cucciago

Corsa contro il tempo per rendere transitabile la strada (chiusa da due anni) al primo giorno di scuola

La riapertura è avvenuta nelle scorse ore. E, come promesso dall’assessore ai lavori pubblici Maurizio Cattaneo, non senza correre, il ponte di via Gandhi è stato di nuovo percorso dalle auto, alla vigilia in particolar modo del primo giorno di scuola.

Oggi, è facile che vi saranno più veicoli di passaggio, visto che da genitori e studenti il passaggio è spesso stato utilizzato per raggiungere, in particolar modo, il polo scolastico di via Giovanni XXIII, liceo Fermi e istituto Sant’Elia. Almeno: fino a quasi due anni e mezzo fa. Ponte di via Gandhi. Emblema di quel che può fare la burocrazia in Italia. Il cedimento strutturale, a seguito di un violento nubifragio, era avvenuto nella primavera del 2017. La bellezza di tre amministrazioni comunali fa. All’epoca, c’era la Giunta della civica Lavori in Corso.

Ma di lì a poco si sarebbe votato. Quindi, sindaco Edgardo Arosio, centrodestra. E ora, era Alice Galbiati, sindaco Lega della coalizione con Forza Italia, Fratelli d’Italia e Cantù Sicura. Il ponte ha dovuto confrontarsi con la Sovrintendenza. Non perché fosse un’architettura di particolare valore artistico o estetico. Ma per sopraggiunta anzianità, essendo trascorsi più di 70 anni dalla sua realizzazione. E quindi, soggetto a una maggiore tutela.

Se ci si mette pure la questione del lampione, con l’intervento della società elettrica, in altre occasioni, andato per le lunghe, e stavolta invece filato tutto sommato liscio, in linea con i tempi dell’apertura desiderata, l’assessore ai lavori pubblici Cattaneo tira un sospiro di sollievo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA