Ritorna l’emergenza casa a Cantù
Gli alloggi sono 25, le domande 177

Sì del Comune alla ristrutturazione di un altro appartamento in via Matteotti L’assessore Girgi: «La richiesta è alta e la graduatoria di fatto infinita. Ben vengano nuovi spazi»

Approvato il progetto per la ristrutturazione di un appartamento di proprietà comunale in pieno centro, in via Matteotti, che quindi potrà venire assegnato a qualche famiglia che necessiti di un alloggio. Tante, in città, e il timore è che possano crescere ancora a casa dell’onda lunga delle ricadute economiche della pandemia. E se è una buona notizia il fatto che si renda disponibile un alloggio in più, non basterà ad accontentare le 177 domande in graduatoria solo in città per un alloggio di edilizia popolare. La preoccupazione per l’emergenza casa è forte, e rischia di peggiorare con lo sblocco dei licenziamenti.

Nei mesi scorsi si è puntato molto sugli aiuti alimentari - che torneranno - si guarda anche al sostegno per la casa, l’altra priorità. Cinque anni fa già emerse chiaramente che la prima emergenza fronteggiata dai Servizi Sociali era quella abitativa, arrivando a vedere eseguiti in città fino a 50 sfratti in un anno.

Cattaneo: «Fondi vincolati»

Gli alloggi inseriti nel piano annuale delle assegnazioni di Aler che rientrano nello stato “sfitto per ristrutturazione” e che saranno rimesse in sesto entro la fine dell’anno sono undici: uno di proprietà del Comune, sette di Aler, uno a Carimate e tre a Figino. Quello comunale si trova in una corte di via Matteotti e, come conferma l’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Cattaneo, grazie a un contributo regionale da 15mila euro verrà reso nuovamente assegnabile: «Oggi è inutilizzabile – dice – dovremo sistemare i bagni, abbattere le barriere architettoniche, procedere con un adeguamento termico. Abbiamo ottenuto un finanziamento vincolato proprio al recupero del patrimonio immobiliare».

Nei mesi scorsi è stato aperto il bando all’interno dell’Ambito Territoriale di Cantù – che comprende Carimate, Casnate, Cermenate, Cucciago, Figino – per l’assegnazione delle abitazioni di proprietà Aler o degli stessi Comuni. Il Piano di programmazione annuale 2021 dei servizi abitativi pubblici e sociali in teoria vedrebbe 49 alloggi ma sono molti meno quelli effettivamente liberi e disponibili.

Offerta insufficiente

A Cantù 24, a fronte di 177 domande pervenute. «La richiesta è sempre grande – conferma l’assessore ai Servizi Sociali Isabella Girgi – e la graduatoria è di fatto infinita. Per questo il recupero di questo alloggio in via Matteotti è un ulteriore segnale di attenzione a chi si trova in una situazione di necessità, ben venga ogni singola abitazione disponibile». Nelle scorse settimane, in quest’ottica, sono iniziati i lavoro di recupero di un appartamento confiscato alla criminalità in via Giulio Cesare e assegnato al Comune. Si aggiunge a un primo alloggio confiscato in via Canturio e un secondo in via Romagna a Mirabello, che ha richiesto tempi più lunghi e un investimento non banale perché era stato gravemente danneggiato. E poi alloggi recuperati attraverso il Progetto Abitare Sociale, progetto di housing sociale gestito dai Servizi Sociali con l’associazione Gruppo Appartamento avviato nel 2015, un primo appartamento in via Pontida, una ex custodia in quelle che erano le scuole elementari, poi altri due erano arrivati al secondo e terzo piano della palazzina di via Alciato dove ha sede anche l’Avis. Oltre, appunto, ai beni confiscati.

Silvia Cattaneo

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