Rsa di Cucciago, dramma pandemia
Sono 25 le vittime della seconda ondata

Tragico bilancio alla casa di riposo “Pascoli”. La struttura era stata risparmiata nella prima fase. In pratica è deceduto uno su quattro degli ospiti presenti

È il primo bilancio dei decessi Covid reso noto dalla Rsa “Pascoli” di Cucciago, del Gruppo La Villa. In tutto, sono 25 - questo il numero fornito - gli anziani ospiti che, risultati positivi al tampone, sono morti nel corso di questa seconda ondata della pandemia.

Quindi, uno su quattro, se si considera la capienza complessiva della struttura: 100 posti. A questi, si aggiungono i due decessi avvenuti nel Comune, sempre da ottobre in poi: un dato comunicato, in questo caso, dal sindaco di CucciagoClaudio Meroni.

Come comunica La Villa, c’è da considerare che vengono indicati Covid coloro che sono positivi al momento del decesso. Anche se la motivazione del decesso non è per forza dovuta all’azione del virus: molti ospiti, vista l’età, hanno infatti pluripatologie.

Un’osservazione che, ad ogni modo, vale per tutte le strutture per anziani. In valore assoluto, sono più basse le cifre dei decessi registrati in altre strutture.

Ad Alzate, ad esempio, il dato diffuso in queste ultime settimane riferiva sette decessi, a fronte di una cinquantina di posti. Erano stati 10 i decessi Covid comunicati dalla Garibaldi Pogliani Onlus per la Rsa 2 di via Fossano a Cantù, in grado di ospitare a pieno regime 120 ospiti: meno, in virtù di distanziamenti e isolamenti, in questo periodo pandemico.

Alla Pascoli, la prima ondata era stata all’insegna di zero positivi. Diversa la situazione in autunno: 72 positivi. I controlli, era stato detto nella seconda metà di novembre, non sono mai mancati, anche se, per la natura del virus, definire il “punto zero”, ovvero capire come tutto inizia, è di fatto impossibile.

Christian Galimberti

© RIPRODUZIONE RISERVATA