Scuola, treni e autobus in ritardo
Il Caio Plinio sposta l’ora d’ingresso

Le lezioni iniziano alle 8.10 invece che alle 8 - «Troppi ragazzi arrivavano a lezioni già iniziate» - In un sondaggio tutte le difficoltà incontrate con i mezzi

L’inizio delle lezioni? Spostato di dieci minuti. Visti i numerosi ritardi accumulati dai bus, al Caio Plinio molti ragazzi si presentavano in aula quando le attività erano già cominciate.

Così, preso atto della situazione, la scuola si è dovuta adeguare alle circostanze, fissando il suono della campanella alle 8.10.

Giustificazioni

Oltre a ridurre il numero di persone costrette a giustificare l’ingresso posticipato, in questo modo si limita il tempo di lezione perso.

«Abbiamo prima fissato un periodo di prova – spiega la preside Silvana Campisano – poi, abbiamo deciso di inserire questo cambiamento nell’orario in modo definitivo. Del resto, i ritardi continuavano e in questo modo limitiamo i danni».

L’istituto, anche a fronte delle 32 ore settimanali, del periodo complicato e delle misure di sicurezza da rispettare, ha deciso d’aumentare le pause all’interno della mattinata.

Al Caio Plinio è stato condotto un sondaggio sull’utilizzo dei mezzi di trasporto, voluto proprio dalla dirigente. L’obiettivo era capire, interrogando gli studenti, quale fosse la portata dei disagi.

I risultati hanno segnalato un disservizio diffuso su una ventina di linee e subito dagli alunni di parecchie classi. In una, per esempio, i ragazzi hanno sottolineato disagi su 11 linee, sia urbane sia extra urbane.

C’è la questione dell’affollamento e dei bus che non passano oppure non si fermano perché troppo pieni. Più volte citate le linee in arrivo da Cantù, Erba, San Fermo, Bregnano, Mozzate e Colico. C’è poi la questione dei ritardi, fra i 10 e i 20 minuti di media.

Da qui, la decisione di posticipare alle 8.10 l’ingresso a scuola per tutti. Gli studenti hanno anche ribadito come le difficoltà non riguardino solo i bus, ma anche i treni, soprattutto in relazione alla calca a bordo. A questo proposito, alcuni studenti del Ciceri hanno deciso di prendere il treno prima, attendendo 40 minuti fuori dall’istituto, pur di non arrivare in ritardo a scuola.

Le famiglie

A lamentare problemi anche le famiglie della Magistri e del Giovio: quelle del liceo di via Paoli hanno scritto una lettera al prefetto Andrea Polichetti, elencando, linea per linea, i problemi vissuti dai loro figli.

Settimana scorsa la Prefettura ha tenuto una riunione sui problemi segnalati dall’introduzione del turno unico d’ingresso per le superiori.

Ad Asf è stato rivolto l’invito di procedere a un’accurata verifica della situazione esistente su tutte le principali linee, così da «accertare se i disservizi segnalati riguardino in via prevalente o esclusiva uno o più istituti scolastici, se gli stessi attengano prevalentemente all’ambito urbano o a quello extraurbano e se siano concentrati in corrispondenza dell’ingresso o dell’uscita degli studenti dalle scuole». Sempre ad Asf, è stato chiesto di curare in modo più puntuale e tempestivo la comunicazione con l’utenza. L’azienda, in una nota, oltre a dispiacersi per i disagi, ricorda come si sia al lavoro per «capire se è possibile intervenire sulle corse e se eventualmente rimodulare gli orari anche in virtù delle esigenze degli altri istituti scolastici».

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