Terza dose, tocca ai pazienti “fragili”
Si parte domani al vecchio Sant’Anna

In provincia settemila soggetti immunodepressi si preparano al richiamo - Per loro Pfizer oppure Moderna. Il primo centro vaccinale rimane quello di via Napoleona

Como

Domani si parte con le terze dosi del vaccino anti Covid, poco più di 7mila i richiami programmati in provincia di Como da somministrare entro il 10 ottobre.

All’hub di via Napoleona l’Asst Lariana, su indicazione dell’Ats, ha già convocato i primi pazienti “fragili” da immunizzare con una dose addizionale. L’indicazione è quella di coprire con questo terzo richiamo le persone immunodepresse, quindi per esempio pazienti trapiantati, dializzati, chemioterapici, in un elenco comprende dieci categorie precise di soggetti con difese deboli.

Per questa prima settimana a Como verranno convocati, contattati direttamente dai medici dell’Asst Lariana, tra i 100 e i 150 immunodepressi nell’hub di via Napoleona. È anche un modo per rodare il sistema. Poi tutti gli altri fragili che hanno bisogno della terza dose potranno prenotare la vaccinazione tramite il sistema di Poste italiane. Tra marzo e aprile gli “estremamente vulnerabili”, non senza parecchi problemi, avevano prenotato attraverso Aria, la piattaforma regionale, con i disguidi degli sms e delle chiamate mai arrivate. Adesso gli elenchi stanno migrando da un sistema all’altro. Il sistema informatico dovrebbe essere pronto già per questa sera. Domani comunque le autorità regionali, e il vice presidente Letizia Moratti in particolare, daranno indicazioni precise.

I pazienti cosiddetti “fragili” da raggiungere con la terza dose in Lombardia sono circa 150mila, nel Comasco poco più di 7mila. Sono numeri che la macchina della campagna vaccinale anti Covid può raggiungere in pochi giorni. Infatti l’obiettivo è concludere questa prima tornata che interessa gli immunodepressi entro al seconda settimana di ottobre.

Gli immunodepressi riceveranno soltanto vaccini a mRna, almeno a distanza di 28 giorni alla seconda dose.

Si ricorda che la terza dose per questi soggetti fragili è considerata parte del primo ciclo vaccinale, è una dose addizionale. Per le altre persone la terza dose rappresenta invece un richiamo, da somministrare non prima di sei mesi dalla seconda dose. Dunque per molti sanitari, ospiti di Rsa e over 80 è già tempo di ricevere un nuovo richiamo avendo fatto le seconde dosi tra febbraio e aprile. A Como ultraottantenni, ospiti delle case di riposo e comparto medico rappresentano un bacino di oltre 60mila persone, tutte considerate ad alto rischio Covid e dunque meritevoli di una terza vaccinazione sempre ad mRna.

Per questa fase la Regione intende procedere attraverso gli hub già attivi sul territorio, dunque di nuovo via Napoleona, ma sempre stando alla nostra provincia verrà utilizzato anche l’ospedale di Menaggio, si valutano il centro di Lurate Caccivio come pure l’ospedale di Cantù.

Una volta coperti questi soggetti a maggior rischio le autorità nazionali dovranno chiarire se anche la restante popolazione dovrà ricevere la terza dose. Molto, probabilmente, dipenderà dall’andamento della pandemia nei prossimi mesi. Faremo tutti un nuovo richiamo a fronte di possibili nuove ondate, altrimenti non sarà così urgente né strettamente necessario.

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