«Trascinati nel canalone per duecento metri, salvati dalla corda impigliata»

La testimonianza di un alpinista travolto da una valanga sabato mattina assieme a due compagni di Alzate Brianza e Primaluna

«Il blocco di neve si è staccato d’improvviso e ha preso in pieno me e il mio compagno di cordata: siamo stati trascinati nel canalone per circa duecento metri. In quei momenti pensi a come fermarti, non hai paura di morire perché sei concentrato solo per tentare di salvarti. È andata bene».

Lorenzo Festorazzi, 45 anni di Perledo, esperto Ragno di Lecco, parla dalla camera dell’ospedale Manzoni dove devono applicargli un tutore a seguito della frattura di una scapola. È tranquillo, nonostante la terribile esperienza vissuta sabato mattina sul Grignone, dopo che insieme ai compagni Rossano Corbetta, 44 anni di Alzate Brianza (Como) e Valerio Annovazzi, 55 anni di Primaluna, sono stati travolti da una valanga in prossimità della parete Fasana.

Festorazzi era in cordata con Corbetta: «Siamo stati trascinati a valle e poi la corda si è agganciata a un masso, il che ci ha aiutati a trovare un punto dove fermarci e aggrapparci. In passato mi era già capitato di essere colpito da una scarica di neve, sono situazioni che non si possono “gestire”, devi rimanere lucido e fare di tutto per trovare come fermarti».

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