«Troppi incidenti a Mariano
I cordoli restano in via per Cabiate»

Il sindaco interviene sullo scontro mortale di sabato pomeriggio: «Quelle divisioni sono necessarie, garantiscono sicurezza a fronte di disagi minimi»

L’altra notte non hanno dormito. Il pensiero continuava a correre a quel viso lasciato libero dal casco integrale, quelle mani aperte sull’asfalto che potevano essere quelle di un loro amico.

Sono i tre titolari delle aziende che si affacciano sulla semicurva di via Per Cabiate dove Claudio Sironi ha perso la vita all’età di 53 anni: fatali i traumi riportati a seguito dell’incidente che ha coinvolto la sua moto e una macchina nel primo pomeriggio di sabato, proprio dove termina il cordolo a divisione delle due carreggiate. Una svolta del tutto legittima non solo come indicato dalla cartellonistica, ma anche per l’assenza dello spartitraffico.

Un’assenza che ha riacceso le polemiche sulla divisione in cemento che separa le carreggiate. «Al di là del fatto che in questo momento tragico il mio primo pensiero va alla persona scomparsa, questo dimostra come non sia sufficiente dire alla gente di fare attenzione perché le situazioni di maggior pericolo si creano dove la macchina ha la possibilità di attraversare la carreggiata» spiega il sindaco Giovanni Alberti, tra i fautori dello spartitraffico. «Non lo dico io, ma gli esperti: proprio nell’ottica di evitare questo tipo di incidenti sono nati i cordoli»

La posizione del primo cittadino è chiara. «Ovviamente preferisco evitare la morte di una persona rispetto alle minime difficoltà nella circolazione dei veicoli». Certo, «si può parlare della larghezza, dell’altezza del cordolo, ma hanno portato più benefici che problemi».

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