Venduto il castello di Pietrasanta
All’ottavo tentativo: 495mila euro

Cantù - Clamorosa sorpresa dall’asta al ribasso, quando ormai si stavano perdendo le speranze. Nome dell’acquirente per ora top secret. Il vicesindaco: «L’importante è uscire dall’abbandono»

L’ottavo tentativo, così rotondo e soprattutto con un prezzo mai così basso, è stato quello buono. Da ieri il Castello di Pietrasanta, uno dei gioielli più preziosi della città, incastonato in cima alla collina che domina Cantù, ha una nuova proprietà. Dopo che neppure il settimo tentativo era stato quello buono per trovare un comparatore, per ieri era fissata l’asta numero otto, prezzo base 490mila euro.

E stavolta non è andata deserta, come ha confermato con sollievo la curatrice fallimentare Monica Bellani: «All’ottavo esperimento di vendita telematica tenutosi questo pomeriggio - le sue parole ieri - l’immobile è stato aggiudicato per l’importo di 495mila euro. Saldo del prezzo entro il giorno 8 febbraio 2022».

Le preoccupazioni del passato

Curatrice che nei mesi scorsi si era detta «estremamente preoccupata», soprattutto per lo stato in cui versa l’immobile, che pone questioni di sicurezza. Cinque anni fa, quando ancora era sindaco Claudio Bizzoero, dopo molte segnalazioni da parte dei cittadini era stato effettuato un sopralluogo che aveva portato a rilevare una situazione di grave degrado: erano stati allontanati i disperati che avevano eletto il castello quale loro rifugio notturno e gli uffici comunali avevano predisposto la pulizia e la chiusura degli accessi all’immobile. Da allora, sul fronte della sicurezza così intesa, non sono più state segnalate intrusioni. Ma restano le questioni legate alla copertura e allo stato generale dell’immobile, un castello del 1475 da 2.460 metri quadrati con un affresco attribuito ad Andrea Appiani, uno dei maggiori esponenti del Neoclassicismo, sulla volta del salone principale. Che rischia di andare distrutto.

Il dibattito sull’acquisto

Negli ultimi mesi diverse voci si sono alzate per chiedere al Comune di attivarsi per comprare l’immobile, se necessario anche con la compartecipazione del privato. Appare chiaro infatti che i costi di ristrutturazione saranno molte volte superiori a quello che è stato il prezzo d’acquisto. Recentemente è stata votata in consiglio una mozione di Fratelli d’Italia, e ci sono stati gli interventi del Partito Democratico e di Cantù Sicura, prima ancora di +Europa Lario e Cantù in Azione.

E l’associazione Charturium, che ha manifestato l’intenzione di raccogliere fondi con le proprie iniziative. Ma oggi tutto superato dagli eventi. Una buona notizia? «E’ senza dubbio una notizia – commenta il vicesindaco Giuseppe Molteni – La cosa importante è che il Castello non rimanga abbandonato a se stesso. Si tratta di un immobile tutelato, ci sono dei vincoli ben precisi, quindi chiunque se lo sia aggiudicato non potrà fare speculazione. I nuovi proprietari si dovranno comunque confrontare con il Comune, vedremo di chi si tratta e quali progetti hanno».

Nei giorni scorsi lo stesso Molteni era tornato a ribadire che per il Comune, prima di assumere qualunque decisione, era doveroso attendere la conclusione delle analisi n corso. «Come ho già detto – conferma – noi avremmo affrontato la questione dell’acquisizione solo nel momento in cui avessimo avuto dati certi su quello che ci attendeva. Non si tratta solo dell’acquisto ma della ristrutturazione, restauro e messa in sicurezza necessari a rendere agibili gli spazi».

Silvia Cattaneo

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