Volpe investita in via per Alzate
«Sono alle porte del centro di Cantù»

Animali selvatici meno prudenti a partire dal periodo del lockdown. Segnalati anche cinghiali in zona. La polizia provinciale: «Il richiamo? Pollai e rifiuti»

Si sa che a Fecchio abbiano residenza i legittimi abitatori della brughiera, i picchi e i rapaci, gli aironi, le lepri e le salamandre. Ma ora gli animali selvatici si spingono verso il centro cittadino. Una giovane volpe l’altra sera è stata investita in via per Alzate, alle Quattro Strade, davvero fuori dal suo habitat, più consono dalle parti di Santa Naga.

E si è avuto qualche avvistamento di cinghiali che attraversavano la strada, sempre via per Alzate ma nella parte alta, lasciando la città. Niente a che vedere con la situazione registrata sul lago, con gli ungulati a spasso persino a Cernobbio, e nell’Olgiatese.

Un esemplare dalla coda lunga

La sensibilità verso gli animali, e per fortuna, va crescendo e capita che animali vaganti vengano intercettati dai cittadini facendo partire appelli per recuperare i legittimi proprietari. Cani, gatti, pappagalli, conigli. Stavolta invece a spasso per il centro c’era una volpe. Un nell’esemplare dalla coda lunga. La loro presenza, in verità, non è una sorpresa. E lo sanno bene quanti, sempre nella zona di Fecchio e di Vighizzolo, abbiano un pollaio, spesso visitato con esiti ben poco felici per le galline. Se è normale che si aggirino tra i boschi e nella brughiera, lo è molto meno che lo facciano sulle rotatorie. Nessuna sorpresa secondo Marco Testa, comandante della polizia provinciale di Como: «Adesso le volpi hanno il picco della popolazione e gli esemplari nati in primavera, che hanno ormai dimensioni da adulti, si sono affrancati dalla madre e si disperdono. La mortalità, per gli animali selvatici giovani, è molto alta, uno su dieci riesce a superare l’anno d’età, altrimenti non ci sarebbe equilibrio naturale tra predatori e prede».

Il falco morto ieri a Carimate

A conferma, il fatto che ieri la polizia provinciale fosse a Carimate per recuperare un falco pellegrino morto dopo essersi schiantato contro una vetrata. Ad attirare le volpi è proprio l’uomo: «Una situazione che accomuna gli avvistamenti di volpi e di cinghiali – prosegue Testa - è la presenza di risorse trofiche in abbondanza, per esempio cassonetti dell’immondizia non blindati. E poi la cultura cittadina porta a compiere errori, sfamando soprattutto famigliole con i cuccioli. E a quel punto il pasticcio è fatto, creando schieramenti opposti con da una parte gli animalisti e dall’altra coloro che sostengono che la convivenza, e mi riferisco soprattutto ai cinghiali, non sia possibile».

Ed è qui che di solito entrano in scena i cacciatori oltre alla stessa polizia provinciale, che dall’inizio dell’anno ne ha prelevati 700. La volpe, continua, è un animale opportunista, che si trova bene nelle fasce prossime alle città, con orti e pollai, quindi non meraviglia questa incursione, tanto che «l’anno scorso avvistammo un lupo alla periferia di Como».

Silvia Cattaneo
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