Como, Tesoro si ritira dalla corsa
E intanto arriva la penalizzazione

Azzurri con un punto in meno in classifica nel giorno in cui si registra un altro colpo di scena nella questione societaria

COMO - Un punto di penalizzazione in classifica per gli azzurri, che restano al terzo posto ma da 17 punti passano a 16 e non sono più soli. Un provvedimento annunciato, che arriva in una giornata in cui c'è un altro colpo di scena a livello societario. Un comunicato stampa in cui Savino Tesoro annuncia ufficialmente il suo ritiro dalla corsa all'ingresso, parziale o totale, nel Calcio Como.
"Non trovo accettabile per la mia persona di essere messo in posizione di attesa per oltre quattro mesi a favore di persone delle quali ancora oggi non si conoscono le generalità, i progetti né, tantomeno, l'offerta
di acquisto", scrive Tesoro, riferendosi alla presunta cordata comasca.  "Vorrei sottolineare - ricorda ancora - che il giorno 30 giugno 2011 il Calcio Como sarebbe sparito dal calcio professionistico se io non mi fossi personalmente e tempestivamente impegnato dal punto di vista economico (530.000 €), dopo che il Como stava morendo tra la totale indifferenza della politica e dell'imprenditoria comasca. Senza il mio intervento adesso non si potrebbe nemmeno parlare di stadi nuovi da costruire, né di palazzetti e neanche di cordate". Adesso è arrivato il momento di passare ai fatti perché le parole dopo un po' non hanno più effetto ed
essendo impossibilitato ad agire concretamente sono costretto a farmi da parte.
Un addio polemico, con l'annuncio di voler comunque tutelare i suoi diritti in sede legale. Si attendono adesso le reazioni sia di Di Bari che di Rivetti.

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