«Al via la cassa integrazione in C»
Ma il Como non la richiede

La società per il momento sta pagando tutti regolarmente e dovrebbe proseguire così sino a fine stagione, secondo quanto dichiarato già da tempo

«Determinazione alle modalità di conclusione dei campionati». C’è anche questo punto all’ordine del giorno del Consiglio federale, fissato per domani a mezzogiorno.

La parola fine a questa stagione potrebbe dunque arrivare in via ufficiale tra poche ore, al termine di una riunione che non sarà semplice, anche perchè non si tratta solo di stabilire l’eventuale sospensione, ma i temi in ballo ci sono tutti. E tutti fondamentali, anche quelli relativi alle Licenze nazionali per la prossima stagione, quindi requisiti, fidejussioni e quant’altro, e ai termini di tesseramento.

La C si è espressa per la sospensione, ed è l’unica categoria professionistica ad averlo fatto. Ma non è detto che questo serva, c’è chi ipotizza infatti che si possa ancora prendere del tempo, cercando di agire in maniera uniforme su tutte le categorie. Così come non è detto che la Figc accetti le proposte avanzate dalla C per quanto riguarda le modalità di promozione e il blocco delle retrocessioni. Anzi, sono soprattutto questi i temi che potrebbero essere messi più in discussione. Di sicuro, comunque, da domani si capiranno un po’ meglio le intenzioni del governo del calcio sul futuro della serie C, anche dopo un confronto diretto con le istanze delle altre categorie, dilettanti compresi.

Intanto ieri il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli ha illustrato alle società l’assoluta novità per il mondo del calcio, cioè l’accesso alla cassa integrazione per i redditi lordi fino a 50.000 euro, concessa dal nuovo Decreto rilancio. «Due mesi fa ci avrebbero presi per pazzi se solo avessimo detto che il Governo l’avrebbe prevista».

Il Como per il momento sta pagando tutti regolarmente e dovrebbe proseguire così sino a fine stagione, secondo quanto dichiarato già da tempo.

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