Como, ad Avellino per la dignità
Ma Cuoghi aspetta un segnale

Al momento non sono arrivate indicazioni per valutare chi può essere utile per il futuro

Non serve al Como, serve un po’ di più all’Avellino per blindare la sua serie B anche se gli servono giusto un paio di punti da raccogliere in queste tre partite. Ma a questo punto l’idea di mister Cuoghi è quella di cercare di affrontare la partita con la miglior formazione possibile, compatibilmente con chi sarà a disposizione. Le parole del tecnico, espostosi già più volte in questi ultimi giorni sulla sua disponibilità a restare nel Como anche l’anno prossimo, erano state già sin da dopo la partita incentrate anche sulla volontà di seguire eventuali indicazioni da parte della società per utilizzare queste partite che rimangono in chiave costruttiva.

«Finchè sarò nel Como lavorerò per il Como. E secondo me queste settimane dovrebbero essere utilizzate per valutare quello che può essere utile per l’anno prossimo, e cominciare a programmare il futuro». Al di là del discorso sul suo contratto, Cuoghi insomma si è apertamente dichiarato disponibile a recepire le indicazioni della società, per dare spazio a chi potrebbe far parte del Como dell’anno prossimo. Al momento però, a quanto risulta, nessun discorso di questo genere è stato intrapreso. «Ad Avellino giocherà quella che ritengo essere la miglior formazione possibile, secondo le mie idee. Non ho avuto al momento nessuna indicazione diversa dalla società, dunque continuerò con i miei criteri di scelta».

Nessuna indicazione significa anche nessun tipo di contatto sulla possibile prosecuzione del rapporto. Il che non significa in alcun modo, evidentemente, che questo non possa avvenire. Anzi, Cuoghi a quanto pare resta il primo candidato, anche se la società sta probabilmente sondando anche qualche altra pista.

© RIPRODUZIONE RISERVATA