Como, dodici volte X
È sul trono dei pareggi

Tante squadre hanno perso di più, ma in classifica pesano le mancate vittorie

Tanti pareggi, pochi punti. E il Como dei pareggi è il re, e non da oggi. Perchè già da qualche settimana il primato sotto il segno X è targato Como. Dodici partite su ventisei sono finite in parità, quasi la metà. Un dato che potrebbe essere visto positivamente soltanto se l’altra metà o giù di lì fossero state vittorie. O se, quantomeno, questi pareggi contenessero in se’ un’indicazione positiva. Se fossero. cioè, stati ottenuti rimontando. E non, come è avvenuto pressochè regolarmente, subendo una rimonta. Buttando via cioè una potenziale vittoria.

È stato argomento di analisi anche nei giorni scorsi, dopo la partita di Trapani. Il Como ha subìto, con quella di ieri, dieci rimonte dopo essersi portato in vantaggio. Una sola ha causato una sconfitta, le altre hanno portato la partita a finire in pareggio, come ieri. Certo, il Como si confronta con una prima parte di stagione disastrosa, dove frequente era anche la sconfitta. E non era difficile essere meglio di così. Ci sono, è vero, diverse note positive nelle ultime prestazioni del Como. Ma non i risultati. Perchè il pareggio ormai non è più considerabile, in queste condizioni, un risultato positivo.

Ci sono ben sette squadre che hanno un numero superiore di sconfitte. E qualcuna sta addirittura a metà classifica, a pochi punti dai playoff. Dunque, pur cercando di essere ottimisti, prendere atto del fatto che non si può parlare di miglioramenti reali sino a quando la vittoria non arriverà. Ciò che effettivamente conforta, è il saldo - ovviamente positivo - di questa consistente serie di ultime sette partite. Da quando cioè non si è più perso. Nove gol fatti nelle ultime sette giornate, in cui se ne sono subìti soltanto sei. Nonostante la difesa del Como resti ancora la più battuta, da questo punto di vista un po’ di attenzione in più sicuramente si è vista e avvertita. E un’altra cosa di sicuro il Como l’ha imparata, riuscire a segnare sempre. Ma per arrivare a qualcosa di concreto, bisogna evitare di prendere sempre gol. Proprio per questo, per il fatto che una rete si riesce sempre a farla, è ancora più importante blindare la porta, a costo di alzare muri. Questa, solo questa, sarà la strada giusta.

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