Como-Giana di domani va oltre
Sfida anche tra Gattuso e Brevi

Uno contro l’altro due capitani entrati nella storia di questo club

Quello che sta succedendo al suo Como non fa ancora volare Jack Gattuso. Che la sua squadra possa raggiungere traguardi storici, di questo proprio non vuole sentir parlare. Non ancora. Ma in fondo il segreto di questa magìa è anche questo, la semplicità con cui la si sta vivendo. Ed è così che il mister del Como vuole continuare. Passo dopo passo. Pur senza minimamente togliere i meriti ai suoi giocatori.

«Arriviamo da una vittoria pesante, importante. Una partita complicata, in cui la squadra ha dato la dimostrazione che volevamo, di solidità, di compattezza – dice ripensando alla vittoria di mercoledì con la Pergolettese -, ci sta anche quell’ultima fase in cui abbiamo un po’ sofferto, dopo un rigore un po’ particolare, ma siamo stati molto bravi».

E in quella vittoria, secondo Jack, c’è anche stato lo stimolo in più legato al risultato negativo del Renate, «sì, qualcosa cambia nella testa, a livello psicologico influisce, per fortuna in senso positivo. Resta il fatto che è sempre meglio non deconcentrarsi troppo, perchè ancora non abbiamo fatto nulla. Si dicono tante cose positive di noi, ma dobbiamo cercare di non ascoltarle troppo. La mia squadra comunque è già fatta così, noi siamo veramente così, in grado di pensare solo a quello che stiamo affrontando».

Subito pensiero alla Giana, quindi, «e mi aspetto una partita in qualche modo simile a quella con la Lucchese. Loro fanno molto bene la fase difensiva, punteranno ovviamente soprattutto a quello, cercheranno di chiudersi. E noi dovremo essere più aggressivi e bravi nel trovare le soluzioni giuste».

Mercoledì c’erano due nuovi giocatori in campo, «perchè c’era bisogno di più forza. In particolare la scelta di Allievi - spiega Gattuso - era motivata dall’esigenza di coprirsi un po’ di più in difesa, di tenere un atteggiamento più conservativo rispetto alle gare in cui spingiamo di più. Lui è un difensore centrale, che gioca anche a sinistra ma con una natura più difensiva, ed è andato bene così».

Domani sera servirà un atteggiamento un po’ diverso, «e infatti potrei fare altre scelte, come sempre cerco di fare in base al tipo di partita. Il concetto di titolare non è esatto per questa squadra». Resta il fatto, però, che a risolvere la gara di mercoledì sono stati i due che giocano più di tutti, che hanno praticamente sempre giocato, «e sinceramente non ho parole, non so dove riescano veramente a trovare tutte quelle risorse... però le hanno, anche i dati che raccogliamo con il Gps, con la nostra strumentazione, sia in partita che in allenamento, evidenziano che Iovine e Bellemo sono sempre tra i migliori a livello di rendimento fisico. E poi, soprattutto, io con i ragazzi parlo, e mi fido se mi dicono che stanno bene, perchè li vedo lavorare. Perchè, dunque, rinunciare a chi sta meglio solo per cambiare?».

Le possibili variazioni di domani, «le penserò dopo gli ultimi allenamenti», in quanto al resto, «noi siamo molto contenti, godiamoci questo momento di felicità ma non entriamo per ora in altri discorsi. Noi dobbiamo stare bene, e fare bene. Per ora basta questo».

Domani si gioca alle 20.30. Il Como tornerà poi in campo sabato 27 a Busto con la Pro Patria alle 17.30, ed è slittata di un giorno, a mercoledì 3 marzo alle 12.30, la gara successiva, sempre in trasferta, a Olbia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA