Como, l’imprevisto ripescaggio
Aumenta il costo: più di un milione

Ecco i nuovi criteri: se gli azzurri ne avranno diritto, sarà un’operazione più cara rispetto a quanto preventivato

Se il Como ne avrà diritto, sarà un ripescaggio un po’ più caro rispetto a quanto preventivato. La Figc ha infatti reso noti i criteri per i ripescaggi in serie C e – nel confermare l’impianto già annunciato nei giorni scorsi – ha fissato nuovi costi, aumentando di fatto di 100 mila euro la fidejussione che dovranno presentare le società chiederanno un posto in serie C.

È confermato invece il criterio con cui, in caso di carenze di organico, si andrà a scegliere le squadre per completare i tre gironi da 20: una seconda squadra di serie A, una squadra retrocessa dalla C e una nella graduatoria di serie D. Graduatoria che, ufficialmente, ancora non c’è, ma che dai calcoli vede il Como al secondo posto alle spalle della Cavese.

Resta però la questione dei costi aumentati: la società contava di spendere poco meno di un milione per il ripescaggio, invece servirà qualcosa in più. Perché le ripescate, proprio come un anno fa, dovranno sborsare alla Federazione 300 mila euro come contributo straordinario e presentare una fidejussione a favore della Lega Pro – una garanzia degli stipendi per tesserati, dipendenti e collaboratori del settore sportivo – da 300 mila euro, ossia 100 mila in più rispetto a un anno fa.

Questo per il solo ripescaggio, perché poi ci saranno tutti gli adempimenti per l’iscrizione vera e propria alla serie C, ossia un’altra fidejussione da 350 mila euro e la tassa di iscrizione da 60 mila. Un milione e rotti.

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