Como, per Matteoli
è un vero ritorno

Contro il Pescara l’esordio nel suo nuovo ruolo

Sarà una specie di nuovo esordio anche per lui, per Gianfranco Matteoli. Il suo ritorno al Sinigaglia in questa veste era difficile da immaginare fino a poco tempo fa. Accadde di rivederlo nel giorno in cui fu inaugurato il murale nel tunnel che porta al campo. Emozioni, anche lì. Ma stavolta il suo è un ritorno vero, non solo celebrativo. E le emozioni contano un po’ meno. «Pensiamo alle cose concrete, la mia felicità per essere qui è immensa. lo sapete. Ma vincere la partita è l’unica cosa importante». La sua testa, la sua esperienza, i suoi consigli, come spalla di Gianluca Festa. «Ma l’allenatore è lui. È bravo, ha valori e qualità importanti. Se sono qui è perchè credo con lui di poter fare un buon lavoro. Ma è molto importante il lavoro del gruppo, di tutti. Io sono una persona in più, sperando di poter essere utile al lavoro di tutti, senza occupare il ruolo di nessuno. Sono qui per Festa ma lo sapete, anche per il gran bene che voglio al Como». Quale può essere stato sinora il problema? «È una squadra che andava assemblata, e che ha pagato forse un po’ l’ambientamento in questa categoria. Ma che non vale meno di altre. Bisogna subito recuperare concretezza e fare risultati, per il momento senza badare ad altro. E senza più pensare ad altro: l’organico è questo, i giocatori ci sono. È importante trovare in fretta l’assetto migliore».

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