Como, si parla di nuova società
E riparte il dibattito sullo stadio

L’idea di un impianto fuori città e sul web i tifosi azzurri si dividono

La firma per la cessione del Como dovrebbe arrivare la settimana prossima. C’è, ovviamente, parecchia curiosità sul gruppo che dovrebbe mettere le mani sulla società. Nicastro l’altro giorno l’ha definito un gruppo «destinato a cambiare la storia del club».

Creare molta aspettativa, può essere anche pericoloso. Ma al di là del fatto che solo alla fine della settimana prossima ci si potrà confrontare con eventuali nuovi proprietari e con i loro progetti, nei forum dei tifosi è già partito il dibattito, per esempio, sul destino del Sinigaglia. Anticipando i tempi.

La nuova proprietà valuterà, secondo indiscrezioni di chi ha potuto valutare i progetti, l’ipotesi di uno spostamento del Sinigaglia. Uno stadio fuori città. Dopo, ovviamente, aver necessariamente lavorato con il Comune. Annoso argomento.

Sul web i tifosi si dividono. C’è chi «guai a chi tocca il Sinigaglia», e chi «non possiamo fermare il progresso, uno stadio nuovo, moderno, potrebbe spianare la strada della rinascita». La maggioranza (ovvio, essendo forum di tifosi tra i quali le tradizioni sono sacre) vota per lasciare lo stadio lì. C’è un grosso rapporto di affetto tra i tifosi e l’impianto, dato dalla storicità (seppure a tratti perduta con i restyling) dello stadio, dalla sua posizione e dalla sua forma particolare.

Ma c’è chi strizza l’occhio all’opportunità dell’impianto fuori città, di cui si parla più o meno da 40 anni. Vi ricorda nulla il dibattito? La stessa cosa sta avvenendo per San Siro. Oddio, là sono più avanti: le nuove proprietà sono al lavoro. Qui, almeno aspettiamo le firme...

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