Como, un mese di silenzio
Sotto esame mister e ds

La squadra è retrocessa da quattro settimane e ancora la società tace sul futuro

Un mese di silenzio, di ipotesi, e anche un po’ di preoccupazione per i tifosi. Un mese è passato dalla retrocessione matematica, e da quel pomeriggio all’esterno si sta aspettando che qualcuno dica qualcosa. Qualcuno della società, ovviamente. Ma che sta succedendo al Como? Sta succedendo che il presidente Porro ha avuto contatti per possibili cessioni della società, ma a quanto pare nulla si è ancora seriamente concretizzato nè è detto che alla fine si concretizzerà. Sta succedendo che da quanto trapela Fabio Bruni, delegato alla prima squadra da qualche mese, sta prendendo contatti con possibili figure tecniche - ds, forse anche qualche allenatore -, a cui però al momento è difficile capire che cosa dal punto di vista progettuale possa essere proposto. E con che certezza visto che comunque uno spiraglio sulla possibile vendita, o comunque una composizione societaria diversa, ancora c’è

Sta succedendo che, almeno dall’esterno, sembra sempre più improbabile che possa esserci la conferma di Stefano Cuoghi così come certamente in discussione o quantomeno sotto esame è la figura del ds Giovanni Dolci, che ha comunque un contratto per altri due anni,.

Intanto, a nessun giocatore in scadenza di contratto sono stati proposti rinnovi. Di fatto il Como sinora ne ha legati a sè soltanto sei: Ambrosini, Giosa, Marconi, Cristiani. Le Noci, Fietta. Si sa anche, però, che qualcuno di loro avrebbe anche voglia di provare a cercarsi una soluzione diversa, soprattutto a fronte dell’incertezza sul tipo di campionato che il Como affronterà..

© RIPRODUZIONE RISERVATA