Gandler: «Como, squadra da C»
E Felleca scoppia in lacrime

La felicità della nuova società: «Ma adesso pensiamo alla poule scudetto»

La soddisfazione di Michael Gandler e le lacrime di Felleca. È festa per entrambi, per chi è subentrato da poco e per chi sta per lasciare Como e il Como. Felicità chiara per Gandler, ma per Felleca è qualcosa in più. L’amministratore del Como, è comunque sorpreso per la vittoria del campionato in anticipo: «Ma non dal nostro risultato! Oggi si può festeggiare ma la stagione non è finita. Ci aspettano le finali per lo scudetto e i ragazzi devono crederci. Saranno un’opportunità per capire il nostro livello, anche in vista della serie C».

La notizia della vittoria del campionato è arrivata subito anche ai finanziatori del nuovo progetto: «Il consorzio è informato di tutto c’è grande soddisfazione. È stata una partita importante, si è visto il vero Como. I ragazzi hanno giocato con grande voglia: abbiamo sempre creduto in questa promozione. Questa squadra potrebbe andare bene anche in serie C: i risultati sono arrivati, significa che è stato fatto un buon lavoro». Poi, a breve, si parlerà di futuro: «Ora festeggiamo, non abbiamo ancora pianificato. C’è tanto lavoro da fare, ora però non dobbiamo disturbare la squadra».

Più partecipato il commento di Felleca, commosso e completamente bagnato dopo i festeggiamenti con i giocatori nel dopo partita. Sognava di concludere la stagione con il primo posto, speranza che si è avverata in anticipo: «Como ha già vissuto momenti come questo, per me è il primo. Si chiude la mia esperienza, ma ci tenevo a concluderla così: ora è giusto lasciare le decisioni a chi ha preso le redini della società e mi auguro che il nuovo gruppo possa proseguire nel migliore dei modi, portando il Como sempre più in alto. La città ha le potenzialità per credere in un futuro migliore». Peccato andarsene proprio ora.. «Sono felice, ma un po’ rammaricato per la mia fuoriuscita dalla società. Ma non è importante: auguro il meglio a tutti, anche ai tifosi. Ho passato qualche ora in barca sul lago: ho apprezzato quanto Como sia ricca e fantastica e quanto potenziale abbia. È giusto che anche nello sport torni ad alti livelli».

Como primo, una convinzione che ha attraversato Felleca fin dal ritiro di Arona: «Dal primo giorno mi sentivo che avremmo vinto il campionato, ero certo del gruppo, l’ossatura dell’anno scorso dava garanzie. Avevo anche il sentore, e me lo sono tenuto per me, che a Caronno non sarebbe stata decisiva come un anno fa a Carate: non ho mai avuto dubbi sulla nostra vittoria». Infine, un consiglio alla nuova società: «Di solito chi subentra fa tabula rasa, io però ci penserei due volte prima di stravolgere questo gruppo di lavoro. Se Gandler vuole un consiglio, io ci sono».Via da Como, Felleca farà altro nel calcio? «Sono un passionale, a Como mi sono affezionato e non si cambia pagina in cinque minuti. Se capita un’occasione interessante, magari farò ancora qualcosa. Ma questi sono stati due anni speciali: sono stato testardo e volevo fare il bene del Como. Ci siamo riusciti, abbiamo risposto sul campo con un campionato indimenticabile. In bocca al lupo a tutti».

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