La C in campo, Banchini dice sì
«Al Como abbiamo tanta voglia»

Il parereIl mister del Como pronto a tornare a giocare: «Siamo fermi da tanto tempo, se si può giusto farlo»

La voglia di tornare in campo è tanta. E la prospettiva di poterlo fare è sempre più vicina, magari proprio per quell’obiettivo che fin dall’inizio della stagione il Como ha inseguito, i playoff. Marco Banchini pregusta questa opportunità senza ipocrisia. «Sarebbe bellissimo, e anche giusto. Adesso che la situazione è migliorata, che la vita sta tornando a una maggiore normalità, poter ricominciare a fare il nostro lavoro sarebbe un bel segnale. Sempre mettendo la sicurezza e la salute davanti a tutto, sia chiaro. Però se si può fare, è giusto farlo. E adesso è anche ora che si arrivi davvero a una decisione senza più restare in questa incertezza».

C’è questa prospettiva di poter giocare i playoff, «e sarebbe anche giusto, visto che noi dall’inizio della stagione siamo praticamente sempre stati tra le prime dieci, lo eravamo anche fino a un paio di domeniche prima dello stop. Sono sicuro, anzi, che se il campionato fosse proseguito noi i playoff li avremmo fatti. Peccato non ci sia più il tempo di giocare tutte le partite». Anche se, in generale, la cosa più giusta secondo il mister del Como sarebbe un’altra.

«Indipendentemente dalla nostra posizione, non essendoci più il tempo per fare tutto, la soluzione più logica e corretta avrebbe potuto essere quella di far finire la stagione regolare e abolire i playoff e i playout, e stabilire così promozioni e retrocessioni, mandando in serie B insieme alle tre prime la miglior seconda. Ma è una scelta che non può essere fatta, perchè rimettere in campo sessanta squadre è certamente più complicato e chi non ha obiettivi non se la sente, giustamente, di affrontare certi costi».

Giusto dunque passare direttamente a playoff e playout? «Non del tutto, credo che eticamente e sportivamente non si possa far retrocedere una squadra solo perchè in quel momento era ultima. Bisognerebbe almeno farle giocare i playout. Per le promozioni, nel nostro girone sul Monza non ci sono dubbi, ma negli altri i distacchi erano recuperabili...».

Il Como è in una posizione particolare, perchè potrebbe dover riprendere senza poi essere certo di giocare, se si optasse solo per i playoff. «Aspettiamo che formula si sceglierà, ma anche se dovessimo cominciare a lavorare senza conoscere l’esito della finale di Coppa Italia, e quindi l’eventuale nostra partecipazione ai playoff, non sarebbero comunque settimane sprecate. Del resto inizialmente avevamo comunque ventilato l’ìpotesi di riprendere il lavoro anche in caso di sospensione. Poi gli scenari sono cambiati, ma ora lo sono di nuovo. I ragazzi hanno voglia di tornare a fare la loro vita, anche in campo. E naturalmente io con loro».

Riprendere dopo tre mesi però non sarà semplice. «Per il ritiro precampionato io lavoro almeno sei settimane, qui ce ne sarebbero solo tre e sarebbe comunque un lavoro diverso. Si dice che dopo quaranta giorni un atleta perda completamente la sua condizione, si tratterà quindi di una preparazione completamente nuova, un lavoro più mirato, più graduale e meno intenso. E cambieranno anche gli equilibri tra le squadre, ci adegueremo tutti».

Insomma, se ripresa sarà, Banchini è assolutamente favorevole. «Certamente, sappiamo che il protocollo sanitario non sarà semplicissimo, ma siamo pronti ad adeguarci»

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