Allarme calabroni
Ma il vero pericolo
arriva dall’Oriente

Fino Mornasco: già cento gli interventi dei Volontari per eliminare i nidi degli insetti “tradizionali”. L’esperto: «La vespa velutina è molto aggressiva»

L’assalto di vespe e calabroni, già cento chiamate ai Volontari del Lario, ma il “peggio” arriverà a partire dalla seconda metà di agosto.

Per l’esperto, però, il pericolo maggiore è dato dalla vespa velutina, un calabrone asiatico che dalla Francia è già arrivato in Liguria, Toscana e Piemonte.

«Si tratta di insetti molto aggressivi - spiega l’entomologo Mario Colombo - direi un pericolo maggiore rispetto a cinghiali o grossi mammiferi. A questo punto diventa opportuno segnalare eventuali presenze».

Sono già significativi i numeri comunicati nelle ultime ore dal gruppo Volontari del Lario onlus di Fino Mornasco rispetto all’attività di questa estate, con quasi cento chiamate giunte dai Comuni convenzionati, anche se la stagione di vespe e calabroni terminerà solo ad ottobre, è dunque necessario mantenere gli occhi aperti.

«Quest’anno siamo arrivati a 97 interventi – spiega Ivan Pedroncelli, caposquadra dei Volontari del Lario – nel 2018 avevamo raggiunto un totale di 310 interventi tra calabroni, vespe e vespe di terra. Pericolosi? Sì, anche se i calabroni attaccano generalmente solo uno alla volta, mentre pare che la vespa velutina (calabrone di origini asiatiche che a Como non è ancora stato individuato) attacca in branco e sia molto aggressiva. Inoltre sembra essere anche più grossa. Se dovesse essere avvistata, è bene allertare subito chi di competenza, anche se al momento non è facile riconoscerla».

I calabroni si nutrono di api e ne devastano gli alveari, oltre che essere pericolosi per l’uomo, ecco perché il nido va rimosso e distrutto: lo stesso si fa con le vespe.

È anche vero che il calabrone comune attacca l’uomo solo se ci si avvicina molto al nido, altrimenti tende a scappare: la distanza entro la quale è bene non avvicinarsi è di almeno 60 centimetri, in ogni caso è sempre meglio allertare chi di dovere. Con tre o quattro punture di un calabrone in punti sensibili come collo e testa, si rischia la vita anche se non si è allergici al veleno.

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