«Anche ferito il puma non è pericoloso»
Ma tenderà ad avvicinarsi alle abitazioni

L’analisi della polizia provinciale dopo l’ultimo avvistamento a Fino: «Potrebbe essere stato investito o finito in qualche trappola. La sua vita è a rischio»

«Se l’animale è ferito, le segnalazioni aumenteranno. Si indebolirà sempre di più, tenderà ad avvicinarsi ai centri abitati per raggiungere cassonetti o prede da pollaio per nutrirsi e sarà meno reattivo. In ogni caso non è pericoloso, non lo è mai stato».

Questa l’analisi di Marco Testa, comandante della Polizia Provinciale, dopo l’ultima segnalazione di avvistamento di un animale riconducibile al puma o caracal che da mesi imperversa nei boschi comaschi, almeno stando alle testimonianze.

Monica Mancuso, l’ultima ad averlo visto a Fino Mornasco, lungo la via Adda, ha parlato di un animale perfettamente corrispondente alle precedenti descrizioni (beige, coda lunga e orecchie a punta) ma molto magro e, soprattutto, zoppicante per un difetto ad una zampa posteriore. Proprio quest’ultimo dettaglio preoccupa Marco Testa sul futuro dell’animale.

«Mi stupisco già che sia arrivato fino a questo punto con grande spirito di adattamento oltre alle difficoltà di cattura, non ci avrei scommesso – spiega il comandante – ora però c’è pericolo per la sua sopravvivenza, se la zoppia non dovesse essere recuperabile. Potrebbe essere stato investito o finito in qualche trappola o rete». Zampe posteriori che sono fondamentali per un animale predatore.

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