Ancora troppi scarichi fognari
Il bagno nel lago, pessima idea

Presentati i risultati dei campionamenti della Goletta dei laghi - Acque «fortemente inquinate» al Tempio Voltiano, male anche Argegno

Legambiente Lombardia ha presentato ieri mattina al Grumello i risultati dei campionamenti effettuati quest’anno in dieci punti diversi del Lario (quattro sulla sponda comasca e sei su quella lecchese) da Goletta dei Laghi, la campagna dedicata al controllo dello stato di salute dei bacini lacustri.

Dalle analisi microbiologiche compiute dalla Goletta nel Comasco, è risultato «fortemente inquinato» il tratto davanti alla foce del torrente Cosia (Giardini a Lago), con cariche batteriche (Escherichia Coli, Enterococchi intestinali) più alte di quelle consentite per gli scarichi, e «inquinato» il punto alla foce del torrente Telo, ad Argegno (considerato balneabile dal Portale delle Acque del Ministero della Salute), mentre sono stati classificati «nei limiti» i campioni analizzati nella foce del torrente Breggia a Cernobbio e in quella del torrente Albano, a Dongo.

Dopo la presentazione dei dati, hanno trovato spazio gli interventi di Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, Enzo Tiso, presidente circolo Legambiente Como, Annalisa Leone, responsabile tecnico Goletta dei Laghi, Claudio Citroni e Marco Bernasconi, referenti di Como Acqua Srl, Federico Bassani, vicepresidente della Provincia di Como, Marco Galli, assessore all’»mbiente ed ecologia del Comune di Como, Massimo Gaverini della Camera di Commercio di Como-Lecco e Arianna Bellasi, dottoranda presso il dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia dell’Università dell’Insubria. «Con Goletta dei Laghi monitoriamo il lago dal 2006 – ha detto la presidente Meggetto – per sottolineare l’importanza dei bacini e dei corsi d’acqua superficiali nella nostra regione, che in qualche caso soffrono di una cura che nel tempo non sempre c’è stata. Ricordiamo che questo monitoraggio, che si è svolto tra il 28 e il 29 giugno 2021, non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta ad indagare alcune criticità ancora presenti nei sistemi depurativi prendendo in considerazione punti selezionati dai diversi circoli di Legambiente presenti e dai cittadini, tramite le segnalazioni del servizio “Sos Goletta”».

Da parte delle istituzioni e dei rappresentanti di Como Acqua Srl è stata espressa la volontà di lavorare affinché si possa raggiungere l’obiettivo di “stato ecologico buono” entro il 2027. «Quando parliamo dei conferimenti di inquinanti nel lago – ha aggiunto Citroni di Como Acqua Srl - parliamo di quelli che arrivano dalle reti fognarie e che, nel nostro obiettivo, dovrebbero giungere tutte ai nostri depuratori, con un punto di presidio, di controllo e di processo certo. In realtà questo non succede. Il nostro lavoro, quando parliamo della gestione delle reti fognarie, consiste innanzitutto nel capire come e dove sono e questo richiede un rilevamento che stiamo mettendo in atto da almeno un paio d’anni, ma che prenderà un tempo altrettanto lungo per essere completato, in modo da riuscire a conoscere e presidiare i percorsi seguiti da tutte le reti fognarie del territorio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA