Campione, fallimento Casinò
I sindacati contro i sindaci

«Preferivano scelte utili soltanto ad incassare voti»

Crisi di Campione d’Italia, i sindacati rispondono alle accuse dei sindaci dell’enclave avevano fatto attraverso “La Provincia”: «Non è vero nulla, la colpa del disastro è tutta loro».

Per Maria Paola Piccaluga «i dipendenti erano troppi, era immaginabile pensare che non sarebbe stato possibile conservare tutti i posti di lavoro». Per Roberto Salmoiraghi «il Governo aveva fatto capire che tolta di mezzo la nostra amministrazione avrebbe risolto in fretta la crisi e invece ad oggi l’unica certezza è il licenziamento collettivo».

«Chi ha governato per decenni Campione ha buona parte della responsabilità del disastro – dice Giovanni Fagone, segretario regionale di Slc Cgil – pochi sono esenti da colpe, come sindacati è ovvio che dobbiamo tentare di difendere tutti i posti di lavoro, ma voglio ricordare che in sette anni di accordi abbiamo compresso il costo del personale e accettato parecchi tagli».

«Le amministrazioni comunali hanno avuto tutto il tempo necessario per evitare la crisi – spiega Vincenzo Falanga per la funzione pubblica della Uil Como – invece hanno preferito fare scelte utili a incassare voti in paese. Salmoiraghi in particolare avrebbe fatto bene a rassegnare prima le sue dimissioni, perché sì, la sua presenza ha rischiato di rallentare le misure decise dal governo».

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