Casinò, irregolarità nei licenziamenti. Gli ex dipendenti risarciti con 5 milioni

Campione Provvedimento impugnato dai lavoratori dopo il fallimento della casa da gioco. Ora gli spetta un’indennità di dodici mensilità. Altre richieste sono in fase di valutazione

Il Casinò deve risarcire 46 ex lavoratori licenziati con dodici mensilità, sono circa cinque milioni di euro. I loro contratti sono stati dichiarati risolti, ma secondo i giudici non è stata rispettata la legge quando sono stati messi alla porta. La seconda sezione civile del Tribunale di Como la scorsa settimana ha condannato «il Casinò di Campione S.p.A. al pagamento dell’indennità risarcitoria di dodici mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, spettante a ciascuno dei ricorrenti, con rivalutazione monetaria e interessi legali dal licenziamento al saldo».

In sostanza 46 ex dipendenti della casa da gioco avevano impugnato insieme a sindacati il licenziamento collettivo scattato nel dicembre del 2018 dopo il fallimento del Casinò avvenuto nell’estate dello stesso anno. I lavoratori hanno contestato in particolare le carenze nella comunicazione del licenziamento, con informazioni ritenute «viziate e incomplete», «tali da implicare irregolarità nelle procedure». Nella ricostruzione della vicenda i giudici citano spesso la mancanza «dell’elenco dei lavoratori licenziati», detto che la casa da gioco giunta sull’orlo del baratro non aveva alternative al fallimento.

Il Casinò da mesi sta affrontando un difficile concordato per uscire definitivamente dalla crisi

Il Casinò ora è chiamato quindi a pagare un monte stipendi arretrati dalla cifra non indifferente. È possibile opporsi al giudizio in secondo grado, ma la sentenza è esecutiva. Stando alle prime stime calcolate dai sindacati il totale da retribuire potrebbe aggirarsi attorno ai cinque milioni di euro.

Bisogna infatti pensare che un lavoratore del Casinò prima del fallimento della casa da gioco guadagnava in media 7mila euro al mese, con stipendi anche più alti in base alla mansione svolta. Sono cifre ingenti in un momento molto delicato. Occorre a tal proposito ricordare che il Casinò da mesi sta affrontando un difficile concordato per uscire definitivamente dalla crisi. Secondo gli ultimi aggiornamenti forniti dalla società ai giudici gli incassi stanno andando bene, un po’ di clienti e giocatori a Campione d’Italia si sono fatti rivedere.

Prima del fallimento al Casinò lavoravano poco meno di 500 persone, la maggioranza, a parte i 46 ricorrenti, ha sottoscritto una conciliazione per poter almeno incassare gli stipendi dovuti e il trattamento di fine rapporto

Questa sentenza però rappresenta certamente una tegola, nel concreto si traduce in diversi milioni di euro da trovare fuori dai piani economici presentati in tribunale. E non è tutto perché ci sono altri ricorsi pendenti avanzati sempre da ex lavoratori.

Prima del fallimento al Casinò lavoravano poco meno di 500 persone, la maggioranza, a parte i 46 ricorrenti, ha sottoscritto una conciliazione per poter almeno incassare gli stipendi dovuti e il trattamento di fine rapporto. Una parte di questi ex dipendenti è poi stata riassunta quando il Casinò ha riaperto le sue porte a gennaio. Sono però come detto in corso altre richieste risarcitorie attraverso altre cause legali. A fine mese è attesa un’altra udienza con un centinaio di ex lavoratori licenziati che hanno avanzato un ricorso contro il licenziamento collettivo scattato quattro anni fa.

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