Il blocco per chi inquina beffa i Comuni
Senza controlli 200mila veicoli al giorno

Sono i transiti per e da Como sulle vie principali, autostrada e Pedemontana escluse

Il blocco ai motori inquinanti non funziona: per i Comuni della Cintura di Como servono infrastrutture nuove e trasporti pubblici.

Da ottobre è scattato per sei mesi il blocco agli euro 3 diesel e questa misura imposta dalla Regione si somma allo stop per i veicoli euro 0 benzina e diesel e gli euro 1 e 2 diesel. Peccato che i Comuni, dal capoluogo ai paesi confinanti, non controllino, nessuno ha installato dei cartelli, solo Como, Casnate e Lipomo hanno pubblicato e pubblicizzato il provvedimento. Comunque sia dal blocco sono escluse le trafficatissime provinciali.

Dalla Briantea lungo la discesa di Lora ogni giorno passano oltre 45mila mezzi, dalla Varesina a Villa Guardia 40mila e i passaggi sull’ex statale dei Giovi tra Fino Mornasco e Grandate sono pari a 35mila.

A Senna sulla Canturina scorrono 30mila veicoli, lungo la Lariana a Torno 25mila ed infine sulla Regina a Cernobbio circa 15mila. In totale il transito verso e da Como sfiora i 200mila veicoli solo sulle direttrici principali, autostrada e Pedemontana escluse. «I piccoli Comuni poco possono – commenta Alberto Introzzi, il sindaco di Montano Lucino – noi siamo attraversati dalle grandi arterie dove i blocchi non valgono».

«Dovremmo blindare le strade secondarie - aggiunge - , ma è assurdo, in qualche modo sulle provinciali bisognerà pur arrivare. A mio parere occorre puntare con decisione sul trasporto pubblico. Iniziamo a realizzare una corsia preferenziale per i bus da Montano a Como, oppure un grande parcheggio alla stazione di Grandate, un’area di interscambio funzionale».

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