“Io sono Filippo”: storia di un campione.
«Mondelli è un esempio per le nuove generazioni»

Cernobbio Successo per la due giorni dedicata a Filippo, con inaugurazione della scultura che lo ricorda. Monti: «Importante lasciare qualcosa ai giovani».

01:05

Due giorni di sport e solidarietà a Cernobbio per ricordare Filippo Mondelli, campione del mondo di canottaggio, scomparso nel 2021 a soli 26 anni. “Io sono Filippo – Remiamo per la ricerca” ha visto la partecipazione di numerose persone e giovani atleti che hanno aderito all’iniziativa, che è stata anche l’occasione per inaugurare l’opera dell’artista Giuliano Collina posizionata nel giardino di Villa Bernasconi.

Una mattinata di condivisione, di ricordo e di commozione, quella di ieri, in un palazzetto dello sport gremito per l’occasione. Un momento insieme, prima del taglio ufficiale del nastro per inaugurare la scultura, dove è stato presentato anche il monologo, scritto e interpretato da Massimo Lerose “Io sono Filippo”, che ha ripercorso la storia del campione prematuramente scomparso.

Il monologo

Tante le persone presenti, dalla famiglia agli amici, dalle autorità civili e militari ai rappresentati di enti e istituzioni, dagli atleti e dirigenti delle società sportive ai numerosi cittadini arrivati a Cernobbio per rendere omaggio a Filippo Mondelli. E che al termine del monologo si sono alzate in piedi per un lungo e commosso applauso. «Tutto nasce a giugno del 2021 – ha spiegato il sindaco Matteo Monti - quando la giunta decide di intitolare l’area sportiva e delle scuole a Filippo. Ci sembrava importante lasciare qualcosa ai nostri giovani, che sono il nostro futuro, che fosse significativo e da qui la scelta di un monumento».

Lo slogan

«Era una persona garbata, amante della vita – ha aggiunto il sindaco che ha voluto con sé sul palco Benedetta Guarnieri, sindaca del Consiglio Comunale delle ragazze e dei ragazzi – spero che il suo esempio sia utile per trasmettere all’interno delle scuole l’importanza del merito sportivo».

Il palazzetto gremito è stata ancora una volta la conferma dell’affetto e della stima per Mondelli, come ha sottolineato Danilo Cassoni, comandante del III Nucleo Atleti di Sabaudia:«E’ l’ennesimo atto d’amore nei suoi confronti. Lo slogan ‘io sono Filippo’ è nato a Sabaudia dai suoi colleghi in occasione dell’intitolazione del nostro teatro a Filippo. Il monologo rappresenta la sua essenza».

«Abbiamo ricordato tutti Filippo come un gigante buono – ha concludo Fabrizio Quaglino, consigliere nazionale della Fic e presidente del Centro Remiero Lago di Pusiano – ma vorrei che tutti i giovani presenti si ricordassero del suo altruismo che spesso, soprattutto nello sport, è difficile trovare. Non pensate a Filippo solo per quello che era, ma anche per quello che è».

© RIPRODUZIONE RISERVATA