Maslianico, medico vaccinato
Ma il Green pass non arriva

Prima dose in Svizzera, dove lavora, e seconda in Italia: al Ministero non risulta. Chiara Minelli: «Non sapevo cosa fare, mi sono rivolta in Ticino e in nove minuti hanno risolto»

Essere stata tra i primi operatori sanitari ad aver ricevuto le due dosi di vaccino anti Covid-19 ma non aver ancora il Green pass. Dopo mesi di telefonate e tentativi, la soluzione per un medico comasco che lavora in Svizzera, è arrivata oltreconfine.

Chiara Minelli è di Maslianico e lavora in una clinica in Svizzera che durante la prima ondata era centro di riferimento per il ricovero dei pazienti Covid. La professionista, nei mesi dell’emergenza, era operativa in pronto soccorso e proprio per questo motivo è stata tra i primi sanitari a ricevere il vaccino.

«Ho ricevuto la prima dose a gennaio in Svizzera – racconta – mentre la seconda dose a febbraio, al Niguarda a Milano, perché per una sovrapposizione di date non riuscivo a fare la seconda dose in Svizzera. Mi sono così interessata per registrare entrambe le vaccinazioni sul mio fascicolo sanitario e in poco tempo risultava tutto regolare».

Ma poi, al momento di scaricare il Green pass, il suo non risulta. La dottoressa si rivolge al Ministero, con l’App Io, all’Ats, alla Regione. Nulla.

Il medico, residente a Maslianico ma operatore sanitario in Svizzera, decide di fare un tentativo oltreconfine. «Ho chiamato il medico cantonale – conclude – gli ho spiegato la situazione e in meno di nove minuti dalla nostra telefonata ho ricevuto il green pass, che sto già utilizzando e che funziona regolarmente».

(Francesca Guido)

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