«No alla giustizia fai da te»
Il sindaco “stoppa” le ronde

Fino Mornasco: monta la polemica dopo i controlli sulle strade contro i furti «L’attività diretta dei cittadini non è accettabile, chiamate i carabinieri»

«Ci deve essere una distinzione chiara tra Forze dell’Ordine e cittadini. I cittadini segnalano, le Forze dell’Ordine intervengono. Bisogna fidarsi delle istituzioni e non farsi giustizia da soli». Non ha dubbi a riguardo il sindaco di Fino Mornasco, Roberto Fornasiero, dopo l’episodio che si è verificato nella serata di lunedì ad Andrate, frazione di Fino.

Secondo quanto raccontato da alcuni residenti - ne abbiamo riferito su “La Provincia” di ieri - un gruppo di giovani del paese era intento a controllare per le vie di Andrate che tutto fosse tranquillo, quando si è imbattuto in tre persone sospette, una delle quali fermata proprio dai giovani andratesi, mentre gli altri due si davano alla fuga. Sul posto era intervenuta anche l’ambulanza e Carabinieri, chiamati dai ragazzi proprio per segnalare l’uomo che, comunque, non aveva ancora fatto irruzione da nessuna parte.

Tanto è bastato per far partire il dibattito intorno a quelle che molti definiscono “ronde” di cittadini. Comportamenti ben diversi, per capirci, dal “Controllo di vicinato” che è regolamentato ed adeguatamente segnalato proprio per evitare equivoci pericolosi.

Dice il sindaco: «Si è generata una fobia tra la gente e l’attività diretta sulle strade non è accettabile. Bisogna promuovere l’attività di controllo del vicinato, piuttosto, così com’è stata organizzata anche in Comuni limitrofi, una realtà del tutto diversa dalle ronde. In quel caso si tratta di cittadinanza attiva per il buon governo della comunità. Chi vede movimenti sospetti, segnali alle Forze dell’Ordine senza intervenire in alcun modo». Posizione condivisa anche dai rappresentanti dei partiti di opposizione.

Gli articoli su La Provincia di giovedì 30 gennaio

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