Papà gira l’Italia in bici
«Finanziate la ricerca
per i bambini malati»

Simone Broggi venerdì arriverà a San Fermo con la raccolta fondi contro i tumori infantili. Lo slogan è nell’hashtag #iopedalotudattidafare

«Io pedalo tu datti da fare»: si scrive tutto attaccato ed è l’hashtag che Simone Broggi, un papà di Como, originario di San Fermo, ciclista amatoriale dal sorriso buono e gentile, sta portando in giro per tutta Italia per sostenere la ricerca sul neuroblastoma. «La mia vacanza alternativa», così la chiama lui e di fatto ogni pedalata di Simone è un suggerimento di aiuto per tutti.

Lo scopo è raccogliere fondi per sconfiggere il neuroblastoma, una forma tumorale che colpisce i bambini: in età pediatrica è la terza neoplasia per frequenza, dopo le leucemie e i tumori cerebrali.

Simone, ieri arrivato a Rimini, sta pedalando per questo nobile scopo e domani, venerdì 6 luglio, verso le 20 arriverà a San Fermo, in piazza del Municipio, dove spesso i ciclisti si fermano alla fontanella per rinfrescarsi e dissetarsi. Questa la tappa della sua Como. «Simone arriverà in serata – dice il sindaco Pierluigi Mascetti – lo aspetteremo a braccia aperte per supportarlo e fargli sapere che la sua impresa è meritoria di sostegno, stima e affetto. Sarebbe bello fossimo in tanti a raccogliere il suo invito, lo scopo solidale per sostenere la ricerca sul neuroblastoma è grande»

Simone Broggi è partito il 27 giugno da Villaricca (Napoli), con destinazione Potenza (182 chilometri e un dislivello di 2.500 metri). Dopo aver attraversato la Basilicata ed il Tarantino, con Massafra, dalla Puglia è iniziata l’ascesa verso nord, sulla costa adriatica: Termoli, Civitanova, Rimini, poi Ponte della Priula (Treviso), Schio (Vicenza). Da Schio Simone arriverà a San Fermo per poi proseguire verso Pont Saint Martin, in Valle d’Aosta e terminare la sua bella iniziativa al Gaslini di Genova.

Il tutto per dare forza a tutti i tanti bambini che ha incontrato sul suo percorso ed alle loro famiglie. Sono 2.200 i chilometri totali di questa impresa di solidarietà che ci ricorda che in Italia si ammalano di neuroblastoma 150 bambini l’anno. Ma c’è chi non si arrende e va avanti, come Simone.

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