Reperti in piazza Grimoldi
Un pienone: «Peccato coprirli»

I comaschi visitano il cantiere vicino al Duomo: «Comunque è meglio nasconderli che lasciarli all’incuria»

Un sabato alla scoperta dei beni archeologici nascosti nel sottosuolo della città.

Sono state un successo le visite guidate, ad ingresso gratuito, organizzate dal Comune agli scavi di piazza Grimoldi, dove durante i lavori per la riqualificazione sono riemersi i resti dell’antica chiesa di San Giacomo.

Oltre 500 le persone che si sono messe in fila per ammirare i ritrovamenti ed ascoltare come è cambiato l’aspetto della piazza nel corso dei secoli. Nove le visite organizzate la mattina, addirittura 12 quelle del pomeriggio, che hanno visto una presenza di comaschi superiore alle aspettative, tanto che il limite inizialmente previsto delle 20 persone per ogni gruppo è stato superato durante tutta l’arco della giornata.

Quella di ieri era, infatti, una occasione unica per vedere da vicino, prima che venga nuovamente coperto, il tesoro emerso dall’area che fino ad un paio di anno fa ospitava un parcheggio.

«I comaschi hanno dimostrato molto interesse - spiega Nicoletta Cecchini della Soprintendenza Archeologia della Lombardia – piazza Grimoldi si conferma un luogo dal peso ancora oggi molto simbolico e di grande rilevanza per la città. In fondo proprio in San Giacomo, fino a quando non cominciò la costruzione del Broletto, si concentravano sia il potere religioso che quello civile di Como».

E il commento dei comaschi è stato positivo: «Certo è un peccato che si sia deciso di ricoprire tutti i reperti, ma piuttosto che lasciarli all’incuria e al rischio danneggiamento è meglio così».

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