Restaurata la chiesetta di Maccio
È spuntata una corona

A Villa Guardia terminata l’opera di recupero degli affreschi sulla volta dell’ex parrocchiale. Sorpreso anche don Gigi: «Splendido simbolo mariano. Quel tempio è un gioiellino di arte, cultura e fede»

Impacchi di polpa di cellulosa e impacchi per estrazione dei sali solubili, un lavoro di restauro affascinante e meticoloso ha restituito luce e vitalità all’apparato decorativo della volta ellittica della chiesetta di Maccio, quella accanto al santuario.

Grazie alla Parrocchia Santa Maria Assunta di Maccio e all’aiuto della Fondazione provinciale della Comunità comasca, da maggio a settembre scorso le restauratrici Monica Capuano e Claudia Panzeri con il coordinamento dell’architetto Francesco Moretti ed il supporto tecnico del geometra Giorgio Berbenni di Maccio, hanno portato alla luce quanto nascosto da ridipinture e dai sali.

Ora la volta ellittica, i pennacchi, i cartigli e gli stucchi di una porzione della chiesetta, che fino al 1893 è stata l’unica parrocchiale di Maccio, sono ricomparsi in modo eclatante.

Dal restauro si è riscoperto l’affresco sottostante, dedicato alla Vergine, la chiesa e la parrocchia tutte sono dedicate a Maria Assunta. A sorpresa è ritornata visibile anche la corona di 12 stelle che, come ha fatto notare il parroco don Gigi Zuffellato durante la serata di presentazione dei risultati dei lavori, è simbolo mariano, ma anche elemento principale della bandiera dell’Unione Europea.

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