Sepolture delle vittime di Covid
Niente rincari per i non residenti

Finora chi non abitava aTavernerio pagava il doppio. Il sindaco Paulon: «Adesso spero che ci imitino altri Comuni»

Tariffe cimiteriali dimezzate nel 2021 per i parenti delle vittime del Covid non residenti in paese. La giunta del sindaco, Mirko Paulon, ha deciso di ridurre le tariffe cimiteriali e di equiparare in questo modo residenti e non residenti.

In questo primo anno di pandemia i morti ufficiali in paese a causa del Covid, secondo i dati riportati dallo stesso sindaco, sono stati sei. La normativa prevede che coloro che non sono residenti in paese devono pagare tariffe cimiteriali raddoppiate.

Chi magari ha figli o parenti stretti di primo grado in paese e volesse essere seppellito Tavernerio, avrebbe dovuto praticamente pagare il doppio. Per fare un paio di esempi concreti: un loculo varia dai 1.300 ai 1.900 euro in base alla posizione, mentre una tomba per inumazione a terra costa 1.500 euro per il posto singolo e 2.800 per due posti sovrapposti.

Ma aadesso queste disparità di trattamento, per coloro dovessero morire a causa della pandemia in atto, verranno di fatto azzerate e i non residenti saranno quindi equiparati ai residenti.

«Abbiamo voluto approvare in giunta un’agevolazione per le famiglie colpite da decessi Covid, che consentirà anche ai non residenti di ottenere le tariffe da residente – spiega il sindaco - Ci sembra una norma di buon senso in questo momento e penso sia utile divulgarla perché immagino e spero che possa essere presa da esempio anche da altre amministrazioni».

Simone Rotunno

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