Stop ai volontari sui pontili
Battelli a rischio nei paesi

La Navigazione impone ai Comuni di assumere il personale per gli attracchi: in difficoltà i paesi più piccoli

La Navigazione vieta ai Comuni di utilizzare dei volontari per gestire gli attracchi del battello nei mesi estivi e l’Autorità di bacino non nasconde di essere ai ferri corti con la Navigazione. Lungo tutta la sponda altolariana i pontili ancora utilizzati regolarmente sono quelli di Dongo, Gravedona e Domaso.

Altrove, nonostante pressanti richieste delle amministrazioni locali, la mole di utenza è ritenuta troppo esigua per sostenere i costi. E così, in più paesi si ricorre all’arte del fai dai da te: a Pianello del Lario e Musso, per esempio, già da qualche anno sono i Comuni che incaricano un addetto per far funzionare gli attracchi nei mesi estivi; la stessa cosa intendeva fare quest’anno San Siro e anche Gera Lario non escludeva una soluzione simile. «Negli ultimi anni c’è stato un taglio progressivo degli scali della Navigazione, ritenuti non più fruttuosi da un punto di vista dei costi – conferma il presidente dell’Autorità di bacini, Luigi Lusardi – . Di pari passo le amministrazioni locali hanno cercato di ovviare al problema sforzandosi di far funzionare gli attracchi almeno nella stagione turistica: gli addetti ai pontili sono solitamente dei volontari di qualche associazione locale, che però vanno messi in regola per quei tre o quattro mesi d’incarico. I sindaci avevano chiesto a noi un contributo economico e il nostro ente ha ritenuto opportuno riconoscerlo. Ma ora la Navigazione esige per gli addetti agli attracchi dei requisiti specifici, conseguiti dopo appositi corsi». L’Autorità di bacino aveva convocato la scorsa settimana gli amministratori locali e, dinanzi a un comprensibile malumore, si era detta pronta a chiedere alla Navigazione di mettere a disposizione del personale formato e a sostenerne i costi. «Il direttore della Navigazione Lago di Como, Salvatore Vitulano, ci ha fatto sapere nei giorni scorsi che per quest’anno non può essere autorizzata una simile soluzione – riferisce Lusardi – . Significa che per l’ormai imminente estate nessun attracco al di fuori dei pochi già funzionanti potrà essere attivato. È l’ennesima dimostrazione che una Navigazione così strutturata non funziona affatto. Il servizio non risponde più alle esigenze locali e noi siamo pronti a farcene carico. L’Autorità di bacino è cresciuta molto ed è in grado di gestire la navigazione pubblica tenendo conto delle esigenze del territorio». Si poteva rimandare la regola al prossimo anno.

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