Troppi fuochi d’artificio
Cernobbio fa i conti con la sua bellezza

Il dibattito Matrimoni vip, eventi privati e anniversari

Troppi fuochi d’artificio a Cernobbio che causano non solo inquinamento acustico ma anche atmosferico. E’ la segnalazione portata all’attenzione del consiglio comunale da Simona Saladini che nella seduta dell’altra sera ha chiesto una regolamentazione più rigida in materia. Non solo i botti, anche le campane del centro storico sotto i riflettori, con i residenti che si lamentano per il rumore nelle prime ore del mattino.

«Premetto che sono una sostenitrice degli eventi a Cernobbio, ma credo che quest’anno ci sia stato un abuso di fuochi d’artificio sul nostro territorio – spiega Saladini - Non è solo un problema di inquinamento acustico ma anche ambientale. Penso che sia giusto rivedere il regolamento in materia per inserire maggiori restrizioni».

Già durante l’amministrazione della stessa Saladini il regolamento prevedeva una serie di deroghe alla normativa in vigore, come lei stessa ha spiegato. Una scelta fatta per alcuni eventi particolari.

Nell’ultimo anno però, con i milionari di tutto il mondo che si stanno affezionando al brand del nostro lago, sembra proprio che la situazione sia degenerata con feste e fuochi d’artificio che da mesi si verificano a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro. Matrimoni e eventi a Villa Erba, Villa Gastel, Villa D’Este e Villa Pizzo, in particolare, sembrano ormai concludersi d’obbligo con spettacoli pirotecnici che però sembrano ormai aver fatto perdere il senso di “magia” ai cernobbiesi. «Sono felice che Cernobbio sia sempre più attrattiva – aggiunge Saladini – ma non vorrei passasse il messaggio che chi ha i soldi paga e può fare quello che vuole».

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