«Vaccinati in Lombardia e Veneto
Eppure non ci danno il Green pass»

La disavventura di una coppia di Fino Mornasco

Silvia Cereghini, 46 anni di Fino Mornasco, è esasperata e, come lei, il marito Maurizio Seminara. Già, perché la coppia si è regolarmente vaccinata, ma a distanza di oltre due mesi dal richiamo nessuno dei due è riuscito a ottenere il Green pass.

Motivo? La prima dose è stata fatta all’hub Cernobbio, la seconda in provincia di Rovigo e proprio questa non risulta alla nostra Ats, che quindi non rilascia il certificato, indispensabile dal prossimo 15 ottobre per i lavoratori, per accedere a ristoranti, teatri, cinema e così via. Insomma, per tornare ad una vita normale, o quasi. Silvia e Maurizio ne hanno il diritto e, giustamente, lo pretendono.

«Sono esasperata, non so più a chi rivolgermi per farmi ascoltare - tuona la donna, mentre stringe i fogli che certificano quanto dice - alla base, c’è un problema di comunicazione tra regioni. Al Veneto risulta regolarmente la seconda dose, con tanto di foglio rilasciato, ma alla Lombardia no, per questo quando faccio richiesta di Green pass, anche in farmacia, viene riconosciuto solo il primo vaccino, che ho fatto l’8 giugno a Cernobbio. Siccome poi sono stata in Veneto due mesi e mezzo, ho contattato l’Asl di Rovigo e lì abbiamo avuto il richiamo, sia io che mio marito, dato che passava in città i week-end e c’era questa possibilità».

E prosegue. «Ho tutte le mail che attestano quello che abbiamo fatto, l’Asl del Veneto dice che è quella comasca che ha la competenza e che deve riconoscere l’avvenuta inoculazione del secondo vaccino. Ho fatto tantissime telefonate, mi dicono che è compito dell’Ats Insubria. Ho compilato tutti i moduli con documenti e fogli vaccinali, continuano a dirmi che faranno il sollecito, ma niente. Se la situazione non si sblocca, farò un esposto». (D. Col.)

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