Vaccinazioni a chi ha compiuto gli 80
Non inviati 300 sms e c’è chi ne riceve due

DisguidiDopo l’inizio a rilento il sistema va in tilt - Asst: «Ci scusiamo, ma è colpa della Regione» - Ieri le prime somministrazioni in via Napoleona

Non arriva l’sms della Regione, ieri tra Sant’Anna e Napoleona sono stati convocati 400 anziani invece di 800.

La campagna vaccinale, colpa dell’indubbia scarsità di dosi, va già a rilento. Non bastasse si aggiungono i disguidi della macchina organizzativa. Ieri, fa sapere l’Asst Lariana, erano state programmate 490 vaccinazioni all’ospedale di San Fermo della Battaglia e per il primo giorno al vecchio Sant’Anna in Napoleona erano stati fissati altri 280 appuntamenti. Invece, spiega l’ex azienda ospedaliera, «si sono verificati numerosi disguidi rispetto alle convocazioni delle persone ultra 80enni». Gli sms non son arrivati a tutti e perciò si sono presentati solo 262 over 80 a San Fermo e 174 in Napoleona. Quindi 436 contro 770, all’incirca la metà.

«Molte delle persone vaccinate questa mattina hanno poi ricevuto nel pomeriggio un messaggio di convocazione per la giornata di domani – scrive in una nota l’Asst Lariana - di tutta evidenza sbagliato visto che la vaccinazione era già stata effettuata oggi». L’Asst, pur non essendo responsabile dell’errore, si scusa e sottolinea che comunque la catena del freddo non è stata interrotta e nessun vaccino è andato sprecato. Medici e vaccinatori temono ripercussioni anche per le vaccinazioni in calendario oggi. Solo nei giorni scorsi la Regione ha inviato 450mila sms agli over 80 lombardi, circa 20mila comaschi, per scusarsi dei ritardi dovuti alla pochezza delle dosi disponibili.

Ad oggi gli over 80 comaschi già vaccinati sono circa 1.850 rispetto ai 44mila da vaccinare, intorno al 4% del totale. A Varese le vaccinazioni fatte sono il triplo detto che tutta l’Ats Insubria è in ritardo rispetto al resto delle province lombarde. Certo altre Regioni sono addirittura impegnati in fasi più avanzate della campagna vaccinale. Ora le vaccinazioni in Lombardia si stanno concentrando nella zona “arancione rafforzata” del Bresciano, comunque le autorità politiche ed istituzionale hanno anche garantito che non ci saranno slittamenti nelle altre provincie. Tutta la macchina però appare ferma. Con una pandemia ancora in corso e il numero dei malati in aumento è solo l’Asst Lariana a portare avanti le vaccinazioni e al contempo la cura dei positivi.

Da settimane il Valduce e Villa Aprica attendono dall’Ats e dalla Regione una risposta circa la loro disponibilità a somministrare i vaccini. In Lombardia diversi privati accreditati hanno iniziato a fare la loro parte, anche a Gravedona per l’Ats della Montagna. I grandi hub annunciati dalla Regione non sono ancora stati decisi definitivamente, servirà poi tempo per allestirli e farli funzionare. I medici sono a disposizione, ma per ora hanno vaccinato solo qualche decina di allettati in via sperimentale. Le Rsa ancora oggi fanno dosi perché non hanno ancora concluso la loro fase uno. Resta poi un nodo di fondo sulle adesione degli over 80. Nella nostra provincia come detto sono 44mila gli over 80 da vaccinare, il 71,5% ha dato l’adesione quindi tolti i cittadini già convocati sono circa 29mila le persone in coda. Bisogna però avvertire e recuperare i restanti 12.500 over 80 che non hanno spedito online o in farmacia l’adesione.

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