Acinque presenterà un progetto per la Ticosa

Svolta La società ieri ha installato telecamere per studiare il traffico nella zona. Poi depositerà un piano in Comune. Parcheggio per almeno 650 auto, energia da fonti rinnovabili, fine della bonifica. Tangenziale, nuove rotatorie

La società Acinque (ex Acsm Agam) depositerà in Comune una proposta per realizzare nell’area dell’ex Ticosa un parcheggio da almeno 650 posti auto, combinato con la produzione di energia da fonti rinnovabili (leggi pannelli fotovoltaici). Lo strumento sarà quello del project financing, l’ormai ben nota forma di collaborazione pubblico-privato: l’azienda presenta un piano, il Comune ne valuta l’interesse pubblico e dà il tempo di farsi avanti a eventuali altri operatori interessati, selezionando poi la proposta più vantaggiosa.

La notizia è stata certificata dal posizionamento, ieri mattina, di una serie di speciali telecamere nei dintorni dell’ex Ticosa, a partire da piazza San Rocco. Telecamere piazzate proprio da Acinque con l’obiettivo di monitorare costantemente i flussi di traffico e avere quindi elementi per mettere a punto il progetto da depositare in Comune. La proposta, infatti, conterrà anche un’ipotesi di revisione della viabilità nella zona, con la presenza di rotatorie in viale Roosevelt e viale Innocenzo (non a caso una telecamera è stata posizionata all’intersezione tra viale Innocenzo e via Sant’Abbondio).

Che ci fossero privati intenzionati a farsi avanti per riqualificare una parte dell’ex Ticosa era risaputo da tempo, ma il sindaco Alessandro Rapinese finora era riuscito a non far trapelare il nome della società interessata. Ieri invece lo stesso primo cittadino, unitamente ai vertici di Acinque, ha ufficializzato che il Gruppo «sta approfondendo la fattibilità di un progetto di riconversione di una porzione dell’area». I tempi, tra l’altro, non dovrebbero essere lunghissimi, visto che alcuni approfondimenti sono già stati effettuati e il monitoraggio dei volumi di traffico durerà una ventina di giorni.

Il Comune, se l’operazione dovesse andare in porto, otterrebbe un maxi parcheggio (Acinque parla di almeno 650 posti auto, come detto), la conclusione della bonifica del terreno e una serie di interventi complementari, a partire da quelli sulla viabilità (ma sul tavolo ci sono anche servizi come un’area camper, spazi riservati alla sosta dei pullman turistici e altro ancora).

«L’acquisizione di dati e informazioni puntuali della mobilità cittadina è indispensabile al fine di valutare in maniera rigorosa la sostenibilità ambientale, tecnica, economica e finanziaria di un progetto - si legge in una nota congiunta diffusa da Acinque e Comune - che combina il soddisfacimento della domanda di parcheggi nell’area e la capacità di generare energia da fonti rinnovabili all’insegna dell’efficientamento e della riduzione dei consumi, in coerenza anche con la strategia di sviluppo nell’area di Como da tempo perseguita dal Gruppo Acinque».

La giunta guidata da Alessandro Rapinese, insomma, non ha cambiato idea: zero spazio alla fantasia in Ticosa, ma una grande area di parcheggio. Nella convinzione - e su questo si è concentrato e si concentrerà il dibattito - che il rischio di nuove “sorprese” dal sottosuolo sia troppo alto per immaginare altre funzioni. E con la certezza che Como abbia bisogno «almeno di altri 650 posti auto».

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