Addio alla Tasi l’anno prossimo
Risparmio da 11 milioni

I comaschi non dovranno pagare gli 11 milioni di euro che hanno versato nel 2015 per la tassa sui servizi. Agevolazioni per l’Imu a chi dà la casa in comodato gratuito a figli e genitori

Con la legge di stabilità è arrivata la certezza che, nel 2016, non si pagherà più la Tasi, la tassa sui servizi. In pratica andando a fare i conti sul Lario significa un risparmio di 11, 2 milioni di euro. A tanto ammonta infatti la voce per il Comune di Como. Da tasse e imposte Palazzo Cernezzi incassa 34 milioni dall’Imu (il dato però andrà ridotto, visto che sono previste riduzioni del 50% per chi dà la propria seconda casa in comodato a figli o parenti), ma ne restituisce circa 11 milioni a Roma, al cosiddetto fondo di solidarietà. L’addizionale Irpef (portata al massimo dall’amministrazione Lucini) frutta ogni anno 9,5 milioni di euro, mentre dall’imposta sulla pubblicità il Comune incassa 2,7 milioni. Altri 800mila euro arrivano dalla tassa di soggiorno. La Tari porta 13,5 milioni di euro, ma questi non comportano entrate per l’amministrazione, visto che si tratta della cifra che viene spesa per l’erogazione del servizio di raccolta rifiuti. Ritornando alla Tasi la legge di stabilità prevede testualmente l’addio a Imu e Tasi sulla prima casa, ad eccezione degli immobili di lusso. Previsto anche lo sconto del 50% sull’Imu per la prima o la seconda casa data i comodato d’uso a figli o ai genitori.

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