Addio vecchie televisioni: dal 20 dicembre funzioneranno solo i decoder che supportano l’HD

Tecnologia A partire da settimana prossima i canali di tutte le emittenti televisive nazionali e locali saranno visibili solo per coloro che sono in possesso di una tv o di un decoder in grado di supportare l’HD. In questo articolo tutte le informazioni per scoprire se dovete cambiare televisione

Lo switch off definitivo per le televisioni di vecchia generazione è previsto per il 20 dicembre 2022. Infatti, è questa la data che pende sulle tv con standard Mpeg-2, un sistema di codifica digitale per la trasmissione di servizi televisivi, che sarà disabilitato a fine mese a favore di un nuovo standard, Mpeg-4. Ovvero, per dirla con parole più semplici, dal 21 dicembre i canali di tutte le emittenti televisive nazionali e locali saranno visibili solo per coloro che sono in possesso di una tv o di un decoder in grado di supportare l’HD (alta definizione).

Il percorso che porta a questo ultimatum risale a marzo del 2022, mese a partire dal quale per alcuni canali RAI e Mediaset e per alcuni canali locali è stata introdotta la codifica MPEG-4 con la possibilità però di farla coesistere con con la MPEG-2. È stata così garantita agli utenti la possibilità di ricevere le stesse programmazioni con entrambi i sistemi di codifica, garantendo un lasso di tempo più alto per effettuare il cambio di dispositivo.

Di fatto quindi le date da tenere a mente sono due: il 20 dicembre, il giorno del passaggio (cosiddetto switch off) all’Mpeg-4, e il 21 dicembre, data in cui solo chi è in possesso di televisori o decoder abilitati all’HD potrà continuare a vedere i suoi programmi preferiti. Come fare però per capire se la propria televisione è compatibile o meno con i nuovi sistemi di codifica?

Come verificare che la propria televisione sia aggiornata

Ci sono uno standard e una codifica da verficiare: lo standard DVB-T2 e la codifica HEVC a 10 bit, inoltre la risoluzione del televisore deve essere almeno full HD per supportare i canali in alta definizione. Per verificare se il vostro televisore è compatibile con le trasmissioni DVB-T2 HEVC ci sono tre cose che potete controllare.

Il primo caso è che col vostro televisore siate già in grado di vedere i canali dal numero 1 al 100, in virtù dello switch off dell’8 marzo: non dovete allora preoccuparvi dello switch off dei prossimi giorni, la ricezione di tutti i canali con la nuova codifica avverrà infatti automaticamente. Il secondo caso invece è quello in cui si ha accesso solo ai canali dal 501 in poi, il che significa che la vostra tv è compatibile con lo standard Mpeg-2 ma non con quello Mpeg-4. Per essere però certi al 100% di dover cambiare dispositivo, allora come detto potete verifica tre elementi:

- controllare sul manuale della tv l’indicazione del supporto per la codifica HEVC a 10 Bit (Main 10);

- verificare la presenza del bollino lativu, platinum o T2 sul sito del MISE o sui portali dgtvi.tivu.tv e lativu.tv;

- sintonizzare il televisore sui canali di test 100 (Rai) o 200 (Mediaset) dove bisogna visualizzare la scritta Test HEVC Main 10.

Bonus tv e rottamazione non più attivo

Se nel corso di questa fase di verifiche vi siete resi conto che la vostra tv non supporta i nuovi standard e volete continuare a guardare la programmazione completa, allora sarà necessario procedere all’acquisto di un nuovo decoder.

Per chi si è accorto per tempo di questa situazione, è stato possibile ricorrere al Bonus tv, una piccola agevolazione fornita dallo Stato proprio per quei cittadini, residenti in Italia, che necessitino di acquistare una nuova televisione. Le risorse economiche stanziate per l’erogazione dei Bonus TV - Decoder e Bonus Rottamazione TV per la sostituzione dei vecchi apparecchi televisivi non più compatibili con i nuovi standard di trasmissione o per l’acquisto dei decoder compatibili con gli standard DVBT2 si sono però esaurite lo scorso 12 novembre.

«Abbiamo richiesto al Mef il rifinanziamento della misura perché riteniamo indispensabile assicurare ai cittadini la continuità di uno strumento che ha funzionato per agevolare questo delicato passaggio tecnologico» ha dichiarato il ministro Adolfo Urso. Resta, invece, ancora attivo il Bonus Decoder a Domicilio che prevede la fornitura, in collaborazione con Poste Italiane, di un decoder a casa ai cittadini di età pari o superiore ai 70 anni, con un trattamento pensionistico non superiore a 20.000 euro annui e che siano titolari di abbonamento al servizio di radiodiffusione.

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